Il “Comitato per il ritorno all’autonomia dei comuni di Corigliano Calabro e Rossano” ha raggiunto un importante traguardo, riuscendo a raccogliere ben 6.400 firme autentiche e certificate in soli 5 mesi, a fronte del “tetto” minimo di 5.000 firme richieste dalla legge. Questa raccolta di firme è stata avviata dalle festività natalizie fino a pochi giorni fa, dimostrando un grande impegno da parte dei cittadini interessati Nel 2018, a seguito del risultato positivo nel Referendum consultivo tenutosi il 22 ottobre 2017, i comuni di Corigliano Calabro e Rossano furono uniti per effetto di un’apposita legge regionale. Da allora, il Comitato ha lavorato incessantemente per ripristinare l’autonomia dei due comuni, ottenendo un notevole sostegno dalla popolazione.
Durante questi mesi, il Comitato ha organizzato numerosi banchetti nelle piazze cittadine al fine di raccogliere le firme necessarie. Proprio questa mattina, presso gli uffici della Presidenza del Consiglio regionale di Palazzo Tommaso Campanella a Reggio Calabria, le firme sono state consegnate, depositate e protocollate, iniziando così il processo legislativo per la Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare volta alla re-istituzione dei distinti comuni di Corigliano Calabro e Rossano. All’incontro presso gli uffici regionali erano presenti il presidente del Comitato popolare, l’architetto Mario Gallina, insieme al dottor Michele Viceconte, l’ingegnere Gilberto Capano, il dottor Antonio Gorgoglione e Luciano Tramonti, tra i membri più attivi del Comitato stesso. Attraverso il deposito delle firme, il Comitato chiede alla Presidenza del Consiglio regionale di indire un Referendum popolare, in modo che i cittadini-elettori possano esprimersi sulla Proposta di legge regionale d’iniziativa popolare volta ad abrogare il comune unico di Corigliano-Rossano, nato 5 anni fa dalla fusione, e a reistituire i due comuni originari in conformità all’articolo 39 dello Statuto della Regione Calabria