Le zone della Sila Greca stanno affrontando una grave minaccia per le loro attività economiche e gli allevatori locali a causa della proliferazione dei lupi. Questa situazione si aggiunge alle difficoltà già incontrate a causa della pandemia, dei costi crescenti dell’energia elettrica e delle materie prime, nonché dell’impennata della carne sintetica. Antonino Fonsi, il presidente della Coldiretti di Rossano, ha espresso una forte condanna, sottolineando le conseguenze catastrofiche che la morte di vitellini, pecore e suini sta causando. La preoccupazione aumenta poiché, dopo l’assalto dei cinghiali che hanno invaso le aree circostanti, ora anche i lupi stanno creando ulteriori problemi. «Siamo in una profonda recessione, la domanda è inesistente», afferma l’imprenditore. «I nostri prodotti rimangono invenduti. Stiamo attraversando un vero e proprio inverno economico». Questa situazione richiede interventi urgenti e solleva la domanda di chi assumerà la responsabilità dei danni subiti dagli allevatori.
«Segnalazioni di pecore uccise ad Acri e bovini a Paludi, insieme a numerosi animali dispersi di cui non si conosce la sorte, indicano l’urgenza di prendere misure per contenere il problema», continua il rappresentante di categoria. Secondo la Coldiretti, un’opzione efficace potrebbe essere l’impiego di cani antilupo. In Calabria è presente una razza di cane, il pastore della Sila, che è in grado di contrastare l’aggressione dei lupi. Questi cani potrebbero essere messi a disposizione degli allevatori per prevenire danni. Tuttavia, oltre a questa soluzione, è necessario fornire agli allevatori recinzioni elettriche che offrano una protezione aggiuntiva per il bestiame. L’importanza del pastore della Sila è tale che altre regioni d’Italia hanno manifestato interesse per questa razza e alcuni governi regionali l’hanno fornita gratuitamente. Questo dimostra che la problematica dei lupi è diffusa e richiede una risposta coordinata tra le istituzioni. È necessario attuare soluzioni a lungo termine che tutelino sia la presenza dei lupi che le attività economiche locali, garantendo una coesistenza equilibrata tra la fauna selvatica e le comunità rurali.