LONGOBUCCO. Nella giornata di ieri 28 Maggio, si è tenuto un importante incontro a Longobucco, organizzato dal Comitato Cittadino del luogo per i fatti che hanno interessato il crollo di parte del viadotto “Sila-Mare”.
Erano presenti diversi Sindaci della Valle del Trionto, i consiglieri regionali Giuseppe Graziano, Domenico Bevacqua, Davide Tavernise e la comunità di Longobucco. Non sono mancati spunti e riflessioni su quanto accaduto all’intera comunità Longobucchese che, di fatto, con il crollo del tratto del viadotto rischia l’isolamento.
Un contributo importante è stato dato dal consigliere Graziano: «Non ci sono dubbi sulla necessità di tenere acceso il dibattito; i rappresentanti delle istituzioni devono però, attendere prima gli esiti delle indagini della Magistratura e poi anche gli esiti delle indagini tecniche, che si stanno facendo sui tratti non crollati».
«E’ evidente – conclude Graziano – che prima di mettere a percorrenza la strada, c’è necessità di aspettare che questo tratto sia messo in totale sicurezza e, dopo, si potrà procedere alla ricostruzione della parte crollata, anche se questa non è sicuramente una soluzione semplice».
In chiusura, egli ha parlato anche dell’importanza di individuare i responsabili del disastro e che completa fiducia, a tal riguardo, sia riposta nella Magistratura che nei confronti di chi sarà tenuto a svolgere tutte le indagini.
Durante il corso del dibattito è Intervenuto anche Romeo Romano, referente del Comitato Cittadino, sugli obiettivi del movimento popolare: «Noi del Comitato vogliamo coinvolgere quanto più possibile tutti i Comuni vicini al Comune di Longobucco, che hanno un reale interesse per la Sila-Mare. Oggi noi siamo qui presenti in massa perché vogliamo conoscere i tempi di ricostruzione del ponte, poiché proprio sui tempi di messa in sicurezza del viadotto e di ricostruzione bisogna stringere».
Anche il sindaco Giovanni Pirillo si è espresso in merito: «L’Anas ha già iniziato a mettere il tratto in sicurezza con i tecnici nominati dal Tribunale, che hanno verificato e controllato la situazione. Fra qualche giorno sarà quindi inviata una relazione ai Magistrati a cui ho chiesto di essere sentito; fortunatamente il tempo ci sta aiutando, adesso, perché se avesse continuato a piovere, i risultati con molta probabilità sarebbero stati diversi».
Sulla necessità di trovare un percorso alternativo alla Sila-Mare, Pirillo esprime qualche perplessità: «Non è facile trovare un altro percorso seguendo la via del fiume, anche se l’Anas resta fiduciosa. Attualmente, l’Anas ha chiuso il tratto ma io resto ottimista».
Eugenio Forciniti