Dalle recenti carte dell’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Catanzaro, è emerso che non sono solo Forastefano e Abbruzzese ad essere coinvolti: due nuovi nomi, Cardamone e Fuoco, si sono uniti a questa complessa trama criminale. L’indagine, denominata “Gentleman 2”, ha portato alla luce i rapporti illeciti che coinvolgono i clan ‘ndrangheta di Cassano Ionio, ma anche le province di Vibo Valentia e Reggio Calabria.
La rotta della droga, che inizialmente giungeva dal Sud America attraverso l’Europa fino alla provincia di Cosenza, è stata scoperta come una rete di distribuzione che coinvolgeva anche altre aree calabresi. I pubblici ministeri Stefania Paparazzo e Alessandro Riello, della Dda di Catanzaro, hanno cercato di smascherare questa complessa organizzazione criminale, intercettando i canali di comunicazione che hanno portato alla luce i presunti legami illeciti tra i clan di Cassano Ionio e altre persone coinvolte nel Reggino e nella zona di Cosenza.
Questa indagine, che fa seguito all’inchiesta “Gentleman 1” nata nel 2015 contro gli Abbruzzese, ha evidenziato come i Forastefano e gli Abbruzzese abbiano avviato una collaborazione nel commettere reati in maniera unitaria. Il gip Arianna Roccia, che ha firmato l’ordinanza cautelare, ha affermato che c’è stato “un mutamento di rotta che ha progressivamente condotto all’alleanza tra le due famiglie”.
L’inchiesta “Kossa”, che ha messo in luce le estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori della zona, ha rivelato ulteriori segnali significativi di questa nuova strategia. In “Gentleman 2” sono emerse le figure di Claudio Franco Cardamone e Rosario Giovanni Fuoco, i quali non solo gestivano il traffico di droga localmente, ma erano completamente inseriti nel panorama del narcotraffico internazionale. Cardamone, in particolare, era noto per le sue abilità negli affari di importazione di cocaina dal Sud America per il mercato europeo, in particolare per il territorio calabrese. Fuoco, invece, titolare di una pizzeria a Francoforte sul Meno, in Germania, forniva il collegamento necessario e il supporto logistico per i coriglianesi quando si recavano in Germania per discutere dei loro affari illeciti.
Anche Angelo Caravetta è stato coinvolto nelle presunte attività illecite perpetrate da un gruppo criminale operante nella zona urbana di Corigliano, specificamente in località “Cantinella”, secondo la Dda di Catanzaro. Infine, un ruolo significativo è stato attribuito ad Arcangelo Conocchia, a capo di un’organizzazione criminale operante in un’altra area di Corigliano Rossano, come affermano i pm antimafia di Catanzaro.
L’inchiesta “Gentleman 2” ha permesso alla Dda di Catanzaro di individuare e delineare le nuove strutture delle organizzazioni criminali presenti nell’area di Cassano Ionio e Corigliano Rossano. Questa presunta associazione a delinquere sembra essere riuscita a riorganizzarsi dopo le condanne ottenute nel contesto dell’inchiesta “Gentleman 1”.