Il Lungomare Centofontane continua a essere location di importanti eventi pianificati dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di promuovere la cultura e le tradizioni locali e contribuire ad ampliare l’offerta turistica del territorio. Nuovi format e appuntamenti ormai consolidati si sono alternati nel corso di questa terza edizione di Crosia d’Estate 2016 e hanno fatto registrare numeri record di presenze. È stato così anche per la “Notte Rosa”, dedicata alle donne, per avviare una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno della violenza e dei maltrattamenti. Mentre c’è grande attesa per la due giorni del “Trionto Etno Festival”, che era stato rinviato per condizioni meteorologiche avverse, e che si terrà questa sera e domani, 29 e 30 Agosto.
L’evento, dedicato alla musica popolare calabrese, è promosso dal Comune di Crosia – Assessorato al Turismo, ed è inserito nel circuito degli eventi CalabriaSona.
A partire dalle ore 21.00, il Lungomare Centofontane risuonerà delle note e dei colori della musica etnica calabrese. Sul palco, allestito in corrispondenza dei locali Bagdad e Posidonia, si esibiranno questa sera, Lunedì 29 Agosto i “Malatempora”, e “A Roddra”, mentre domani, 30 Agosto i protagonisti saranno gli “Amakorà” e i “TimpRuss”.
Insomma, la musica, altissima forma d’arte e di comunicazione è la vera protagonista e regina indiscussa di questa terza programmazione socio-culturale estiva firmata dall’Esecutivo Russo. Anche nella “Notte Rosa”, infatti, si è scelto di lanciare un messaggio profondo e significativo, come quello che riguarda, appunto, la prevenzione e la necessità di un maggior intervento Istituzionale nell’allarmante fenomeno sociale della violenza sulle donne, attraverso la musica. Le coinvolgenti e raffinate note della cantastorie Francesca Prestia, hanno emozionato e commosso la piazza del pubblico incantato dalla voce melodiosa, a tratti graffiante, dell’artista che si esprime attraverso la canzone sociale, non solo come arte d’intrattenimento, ma come mezzo per conoscere e aggregare. Le ballate come terreno privilegiato per dare voce agli emarginati e soprattutto alle donne ignorate o considerate soggetti passivi dalla storia. La serata, si è conclusa, cambiando completamente registro, ma sempre nel contesto dell’espressione musicale, con la performance del gruppo etnico – popolare “Keep Calm and Balla la Taranta”.