La triplice sindacale composta da CGIL, CISL e UIL ha presentato una richiesta di incontro ai vertici di Enel per discutere della riconversione della centrale a idrogeno verde. L’obiettivo è quello di esaminare in dettaglio i termini del bando, che ha visto l’approvazione di una progettualità significativa in termini di investimenti.
Questo bando, inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), comporta scadenze precise e tempi ristretti. Dopo aver lavorato a stretto contatto con l’azienda e l’amministrazione comunale, il sindacato intende approfondire i dettagli del progetto. Sono molte le domande che necessitano di risposte chiare: quali saranno le ricadute occupazionali e i vantaggi per il territorio? Cosa accadrà alle parti dell’impianto non utilizzate nella nuova progettualità? È previsto un arretramento del sito industriale per liberare il fronte mare e realizzare un lungomare unico?
La CGIL è convinta che l’idrogeno verde, prodotto attraverso una centralina alimentata da pannelli solari senza alcuna combustione, rappresenti un’opportunità concreta per il territorio. Inoltre, si apre la possibilità di un ulteriore sviluppo, poiché al momento non è previsto un utilizzatore finale per l’idrogeno prodotto. Giuseppe Guido, rappresentante della CGIL, propone l’idea di una ferrovia alimentata ad idrogeno che collega Crotone con la Sibaritide attraverso locomotive ad idrogeno, aprendo così le porte a un nuovo modello di sviluppo per la regione Calabria. È importante recuperare il tempo perso dall’approvazione del bando fino ad oggi, senza aver ancora visto materialmente il progetto. Il sindacalista invita Enel e l’amministrazione comunale a velocizzare il percorso, ritenendo che l’implementazione della centralina di idrogeno verde possa apportare numerosi vantaggi economici e occupazionali per la comunità. Inoltre, è possibile combinare diverse progettualità, tra cui l’impianto di idrogeno, lo smantellamento delle pale eoliche e un campo di pannelli solari, creando così opportunità di lavoro e formazione per i cittadini. Il segretario Guido respinge l’accusa di un progetto “calato dall’alto”, sottolineando che la riconversione della ex centrale termoelettrica di Rossano è stata oggetto di almeno 10 incontri nell’ultimo anno, con un coinvolgimento attivo del sindacato prima che l’azienda presentasse il progetto nel bando.