Corigliano Rossano si appresta a condividere il Piano locale multisettoriale finalizzato a contrastare lo sfruttamento lavorativo dei cittadini di Paesi terzi impiegati nell’agricoltura e il fenomeno del caporalato. Questo importante strumento di programmazione è stato sviluppato attraverso una stretta collaborazione tra l’amministrazione comunale e il progetto Incas Anci Cittalia. Le dichiarazioni dell’assessore alle politiche sociali, Alessia Alboresi, hanno evidenziato l’importanza di questo piano nella promozione dell’inclusione sociale. È fondamentale garantire condizioni di vita dignitose per chi arriva nel nostro territorio per lavorare e supportare settori, come l’agricoltura, che soffrono di una carenza di manodopera. Dopo un anno di lavori, incontri bilaterali, tavoli di lavoro e riunioni di coordinamento interno, finalizzati alla stesura compartecipata con gli Enti, le Associazioni e le Organizzazioni coinvolte, l’assemblea pubblica ha rappresentato l’occasione per la condivisione finale del Piano Locale Multisettoriale. La programmazione ha integrato indicazioni, strategie, buone pratiche, obiettivi ed azioni innovative emersi dal costante confronto con tutti gli attori interessati, desiderosi di co-progettare con l’Amministrazione comunale uno strumento di programmazione in grado di creare una solida rete sul territorio e di delineare una strategia locale per contrastare il caporalato all’interno di una visione di Welfare ibrido.
Partnership e risorse disponibili
Prossime fasi e obiettivi
Dopo l’assemblea, il Piano Locale Multisettoriale dovrà essere approvato in Giunta e successivamente vagliato dal ministero. Il 27 giugno, i nove comuni coinvolti nel progetto Incas si riuniranno in presenza del ministro per discutere dello stato di avanzamento del piano. Si prevede che il Piano Locale Multisettoriale sia consegnato alla città entro agosto 2023, dopo un lungo percorso di confronto e collaborazione. L’assessore Alboresi ha evidenziato due aspetti cruciali su cui si concentreranno le azioni del Piano locale multisettoriale: l’abitativo, il trasporto e il lavoro sottopagato. È fondamentale garantire soluzioni abitative dignitose per le persone che giungono nel territorio, poiché molte di esse vengono a lavorare per colmare la cronica carenza di manodopera nel settore agricolo. Inoltre, si porrà particolare attenzione al miglioramento delle condizioni di trasporto dei lavoratori migranti. Non possiamo ignorare il problema del lavoro sottopagato. Questo progetto è stato avviato partendo dal Piano triennale per la lotta al caporalato, ma, dopo un’attenta analisi dei dati raccolti durante l’assemblea, abbiamo notato che la Piana di Sibari presenta un livello di violenza del fenomeno del caporalato molto inferiore rispetto ad altre aree del Sud Italia. Tuttavia, ciò non significa che non ci siano ancora sfide da affrontare.
Una Comunità agricola equa
L’obiettivo del Piano Locale Multisettoriale è quello di adottare misure adeguate per combattere il lavoro sottopagato e garantire condizioni di lavoro dignitose per tutti i lavoratori agricoli. Il coinvolgimento degli stakeholders, inclusi gli organizzazioni di produttori e le associazioni di categoria, è fondamentale per raggiungere questo obiettivo. Quindi, dopo l’assemblea pubblica, il Piano Locale Multisettoriale dovrà essere approvato in Giunta e sottoposto all’approvazione ministeriale. Il confronto finale tra i nove comuni pilota del progetto Incas, che si terrà il 27 giugno alla presenza del ministro, rappresenterà un’importante tappa per valutare lo stato di avanzamento del piano. L’obiettivo è consegnare il Piano Locale Multisettoriale entro agosto 2023, in modo da avviare concretamente le azioni necessarie per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato nella regione.