Scoperto un capannone nella zona industriale di Santa Sofia D’Epiro adibito alla coltivazione di marijuana. All’interno del luogo è stata rinvenuta una vera e propria “centrale della droga” insieme a una grande quantità di sostanza stupefacente. Immediatamente, la Procura della Repubblica di Castrovillari è stata informata e ha emesso un decreto di ritardato sequestro per consentire ulteriori indagini e l’individuazione delle persone coinvolte.
Durante la settimana successiva, con l’ausilio della Squadra Mobile di Cosenza, sono stati monitorati costantemente i luoghi in cui si svolgevano le attività illecite. Nella mattinata dell’operazione, le forze di polizia hanno notato un movimento “anomalo” di automezzi e l’arrivo di tre persone, due donne di nazionalità cinese e un uomo italiano. Uno dei conducenti si è recato all’interno del capannone e, dopo un breve periodo, ha lasciato rapidamente la zona. Le forze di polizia hanno deciso di intervenire, bloccando il conducente del furgone e identificandolo. Allo stesso tempo, le due donne cinesi sono state fermate prima che potessero fuggire. Durante la perquisizione del capannone, le autorità hanno scoperto un uomo cinese nascosto sotto alcuni materassi per sfuggire alla cattura. All’interno del capannone, erano presenti “serre” adibite alla coltivazione e produzione di marijuana, con attrezzature sofisticate come tubi di aspirazione, bidoni di fertilizzanti, materiale elettrico e macchine per la triturazione della sostanza stupefacente. Il filtraggio dell’aria veniva attentamente controllato per ridurre gli odori riconducibili alla lavorazione della droga. L’organizzazione era stata in funzione dal 2022 e aveva permesso la produzione di numerosi cicli annuali di marijuana, generando un giro d’affari milionario. In totale, sono stati sequestrati 241 kg di marijuana nascosti in decine di sacchi di plastica, oltre agli automezzi utilizzati dai responsabili. Le quattro persone coinvolte sono state arrestate e condotte presso la Casa Circondariale di Castrovillari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’operazione ha portato a un significativo smantellamento di una rete di spaccio di stupefacenti, dimostrando l’efficacia del lavoro delle forze dell’ordine nel contrasto del traffico di droga nella regione.