ALTO JONIO Nella vicina Basilicata arriva l’alta velocità ma la “Freccia Rossa” resterà off-limits (vietata) per i passeggeri calabresi della linea jonica che dovranno accontentarsi di vederla sfrecciare a Metaponto senza poterla prendere perché non è prevista la fermata. E’ di questi giorni, infatti, la notizia che Trenitalia, sottoposta a un vero e proprio martellamento dal governo regionale della Basilicata che si è accollata parte della spesa, ha disposto le prove generali facendo percorrere all’ETR 1000 “Mennea” (nella foto) la linea Taranto-Roma con fermate a Ferrandina (MT), a Potenza e a Salerno ma tirando dritto nello snodo ferroviario di Metaponto dove la linea Taranto-Roma incrocia la Ferrovia Jonica. Ad annunciarlo è stato l’ex assessore all’Ambiente ed ai Trasporti della Regione Basilicata Aldo Berlinguer un mese dopo il suo saluto alle popolazioni lucane, ma evidentemente soddisfatto per un risultato che premia il lavoro da lui svolto negli ultimi due anni. Sarà stata la forza di un nome così importante, sarà stata la prospettiva di collegare Matera (capitale europea della Cultura 2019) alla Capitale, fatto sta che i viaggiatori lucani del Materano dal primo gennaio 2017 grazie all’alta velocità potranno raggiungere Roma in tre ore e mezza e quelli del Potentino in sole tre ore. La Basilicata, insomma, si attrezza e supera il gap dei collegamenti con il resto d’Italia sia con l’alta velocità del treno, sia con un proprio aeroporto regionale a cui si sta lavorando trasformando in aeroporto la pista “Enrico Mattei” di Pisticci da cui entro l’anno in corso dovrebbero decollare l’aereo ATR 42 con n.50 posti ed il cargo “Beechcraft 1900D” capaci di collegare la Basilicata con Milano in 80 minuti. Sempre secondo Aldo Berlinguer, nipote del compianto Enrico, la Freccia Rossa avrà un costo annuo di 6milioni di euro che saranno a carico in parte delle regioni Puglia e Basilicata e in parte dello Stato. Per tutta risposta che fa la Regione Calabria per “risuscitare” la linea jonica ed evitare che essa rimanga a vita un ramo secco? Non solo sta a guardare e non si adopera con iniziative proprie, magari contribuendo alla spesa, per garantire anche ai cittadini della Calabria Jonica la stessa dignità di quelli della Calabria Tirrenica ma consente che la Freccia Rossa by-passi, senza fermarsi, la stazione di Metaponto dove, con opportuni collegamenti, anche i passeggeri di questa parte della Calabria condannati da sempre al rango di figliastri avrebbero potuto avere l’onore di godere dell’alta velocità.