Vaccarizzo, borgo dell’entroterra Calabrese, si trova sul versante settentrionale della Sila Greca; è un centro cittadino della comunità albanese d’Italia che nel tempo ha mantenuto la sua lingua d’origine così come usi e costumi tradizionali.
Tantissimi gli spunti e i temi trattati, su tutti l’immigrazione, nella “capacità” di riconoscersi nell’accoglienza.
Ad aprire la serata è stato un dibattito sul fenomeno migratorio, focalizzando l’attenzione sulla necessità di garantire canali di accesso sicuri e legali per le persone in migrazione. Sono intervenuti Francesco Casarelli della Comunità di Sant’Egidio, Walter Greco della “Università della Calabria”, Lidia Vicchio dell’ “Associazione Don Vincenzo Matrangolo.
Durante il dibattito è intervenuto Giovanni Manoccio, “Presidente Associazione Don Vincenzo Matrangolo” da anni attento al tema dell’accoglienza nella comunità di Vaccarizzo Albanese.
La serata è stata arricchita dalle “contaminazioni musicali” e dalla condivisione del cibo, degli usi e delle tradizioni di altri popoli nella speranza che, in futuro, si possa comprendere appieno il fenomeno migratorio, allontanando pregiudizio e paura dai tavoli del dibattito.
Iniziando a considerare le persone non più come “carico residuo” ma come esseri viventi cui tendere una mano, come risorse umane in grado di ripopolare borghi storici ormai abbandonati da tempo e di farli “rigermogliare” in una seconda primavera, quella della rinascita.
Eugenio Forciniti