Sottoposto agli arresti domiciliari, l’imprenditore noto nella zona, 61 anni, non vede prospettive di scarcerazione.
I giudici hanno respinto la richiesta di rilascio avanzata dalla difesa dell’uomo, che è sotto accusa per violenza sessuale. Originario di San Giorgio Albanese ma residente da tempo a Corigliano, l’imprenditore è stato messo agli arresti dopo che i carabinieri della Compagnia di Rende gli hanno notificato l’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Cosenza. La giudice per le indagini preliminari, Claudia Pingitore, ha disposto la misura su richiesta del sostituto procuratore Bianca Maria Battini. L’accusa nei confronti dell’uomo è gravissima: oltre alla violenza sessuale, gli viene contestato l’uso della cosiddetta “droga dello stupro”, l’acido gamma-idrossibutirrico, durante il presunto atto. La vittima, una ragazza coriglianese di 25 anni che aveva lavorato come segretaria per l’imprenditore, avrebbe subito l’aggressione sei mesi fa. Il fatto sarebbe avvenuto in un agriturismo-centro benessere a Lattarico, dove i due avevano condiviso un pranzo prima di un incontro che si sarebbe poi trasformato in un presunto atto violento. L’imprenditore, dunque, rimane agli arresti domiciliari in attesa degli sviluppi delle indagini e del processo.