Il terrore si è abbattuto su Corigliano Rossano con l’atroce assassinio di Carmine Morello e il colpo di grazia mortale che ha segnato il culmine dell’orrore. L’agghiacciante esecuzione di Morello ha gettato la città nell’oscurità della ‘ndrangheta, rivelando una trama di sangue e vendetta orchestrata con spietata determinazione.
I dettagli di questo atto di violenza sono macabri e indicano chiaramente l’opera di una fazione criminale altamente organizzata. Due proiettili, freddamente sparati, hanno lasciato il loro segno: uno ha perforato la tempia di Morello, mentre l’altro ha penetrato la parte superiore del suo cranio. Questa sequenza lascia poco spazio all’immaginazione: il killer ha sparato inizialmente a bruciapelo alla testa della vittima, infliggendo ferite mortali, per poi eseguire un colpo di grazia, forse quando Morello si trovava in ginocchio, ponendo fine alla sua vita in un istante. La precisione e la crudeltà di questo omicidio sono una chiara testimonianza dell’implacabilità dei criminali coinvolti.
Il dolore e la rabbia hanno trovato espressione nei funerali di Carmine Morello, che si sono svolti ieri presso la cattedrale di Corigliano Rossano. Tuttavia, la presenza di investigatori in borghese, sotto copertura, tra i partecipanti solleva domande inquietanti sulla portata delle indagini in corso e sull’entità dell’infiltrazione della ‘ndrangheta nella vita quotidiana della città. La popolazione vive in uno stato di costante apprensione e angoscia, con il timore crescente di ulteriori atti di violenza legati alla criminalità organizzata nella zona.
Gli sforzi per contrastare questa minaccia sinistra sono stati intensificati, ma il destino di Corigliano Rossano rimane incerto mentre l’ombra della ‘ndrangheta continua a oscurare il suo futuro. La città è in preda al terrore, con la speranza che un giorno possa emergere dalla morsa del crimine organizzato e ritrovare la pace.