L’incontro di oggi tra le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, il Comune di Rossano e il gigante energetico Enel ha sollevato profonde reazioni da parte delle rappresentanze sindacali. In particolare, Giuseppe Guido, segretario comprensoriale della Cgil, ha espresso chiaramente la sua delusione e preoccupazione per le decisioni prese dall’azienda. Guido ha rievocato il disappunto espresso dalla CGIL già quest’estate, quando Enel aveva annunciato unilateralmente la sua decisione di abbandonare il progetto dell’idrogeno, motivandola con ragioni economiche. Questa scelta è stata definita uno “schiaffo al territorio” da parte del segretario comprensoriale, che vede nella rinuncia a questo importante investimento una perdita per la città di Corigliano Rossano, per la Calabria e per il paese nel suo complesso. Le organizzazioni sindacali, in sintonia con il sindaco e il comune, hanno ribadito la loro opposizione a questa decisione di Enel. Hanno richiesto all’azienda di rivedere la sua posizione nel prossimo piano industriale che dovrà essere presentato nelle settimane a venire. L’obiettivo è far comprendere all’azienda l’importanza di mantenere il progetto dell’idrogeno al centro degli investimenti industriali. Ma il dibattito non si è limitato all’idrogeno. Guido ha evidenziato che ci sono molte altre questioni importanti da affrontare, come la realizzazione del lungomare che unisca e rivitalizzi la città, la prosecuzione dei lavori di smantellamento della centrale e le bonifiche necessarie per il territorio. In particolare, ha rimarcato l’importanza di una pianificazione urbana concertata che coinvolga la comunità. Una delle questioni più urgenti riguarda l’occupazione. Se non ci sarà un progetto industriale chiaro e solido da parte di Enel, ci sarà una limitazione del tempo entro il quale sarà possibile creare opportunità di lavoro per la comunità. Guido ha manifestato la disponibilità dei sindacati a firmare accordi sulle turnazioni per accelerare i lavori di smantellamento, anche 24 ore al giorno se necessario. L’obiettivo è sfruttare appieno le opportunità di lavoro a breve termine e garantire un futuro sostenibile per il territorio.
La delusione della CISL
Il segretario provinciale della CISL, Giuseppe Lavia, ha espresso una profonda delusione riguardo alla decisione di Enel di abbandonare il progetto sull’idrogeno. Le sue dichiarazioni riflettono l’amarezza e la preoccupazione della CISL di fronte a questa scelta che ha un impatto significativo sul territorio. Lavia ha sottolineato la mancanza di proposte alternative da parte di Enel e ha evidenziato che, nonostante il nuovo piano industriale dell’azienda sia in fase di redazione, finora non ci sono tracce di un investimento credibile e concreto per la zona. Questa situazione è motivo di grande preoccupazione per un’organizzazione sindacale come la CISL, che ha come obiettivo principale la difesa e la creazione di opportunità occupazionali per i lavoratori. La necessità di procedere in maniera spedita con le demolizioni del sito è stata ribadita da Lavia. Senza progetti concreti, il territorio deve essere restituito alla fruizione collettiva, ma al momento sembrano mancare chiare prospettive su come ciò possa avvenire. Questa incertezza crea ulteriori preoccupazioni per il futuro del territorio e delle sue risorse. Il sindacalista ha dichiarato di non riuscire a comprendere appieno le nuove scelte di Enel e ha inviato un appello all’azienda affinché ripensi la decisione di abbandonare il progetto dell’idrogeno. Per la CISL, l’idrogeno rappresenta un seme di futuro, non solo in termini di occupazione ma anche per quanto riguarda le prospettive a medio e lungo termine. La decisione di Enel di abbandonare il progetto dell’idrogeno ha sollevato molte domande e preoccupazioni tra i sindacati e la comunità locale. La CISL, insieme ad altre organizzazioni sindacali e al Comune, continua a lottare per garantire che il futuro di questa zona non venga compromesso e che si trovino soluzioni sostenibili che possano beneficiare sia dei lavoratori che dell’intera comunità.
UIL su Enel: un futuro senza certezze
Luciano Campilongo, coordinatore della UIL a Corigliano Rossano, ha espresso il suo punto di vista riguardo alla situazione con Enel, e le sue parole riflettono una profonda delusione e un senso di amarezza per quanto accaduto. La rinuncia di Enel a un investimento di circa 15 milioni di euro per il progetto sull’idrogeno ha colpito duramente la comunità locale. Enel ha proposto un protocollo d’intesa per discutere delle questioni su cui c’è accordo. Tuttavia, Campilongo ha osservato che è essenziale affrontare questioni strategiche per il territorio e non solo questioni di dettaglio. È necessario trovare un oggetto strategico attualmente mancante nel piano di Enel che possa contribuire allo sviluppo futuro della zona. Il rappresentante della Uil ha sottolineato che il pannello fotovoltaico e le batterie non sono sufficienti da soli a garantire lo sviluppo del territorio. È essenziale ragionare in modo più completo su progetti e iniziative che possano portare a uno sviluppo sostenibile a lungo termine. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto anche un impegno immediato riguardo alla bonifica e alla pulizia dell’area, che è fondamentale per la sicurezza e l’ambiente. La decisione di Enel e l’atteggiamento dell’amministrazione locale verranno valutati in questo contesto, ma è evidente che il futuro appare incerto e pieno di sfide per la comunità di Corigliano Rossano.