Trebisacce. Prova del nove per l’esecutivo guidato dal Sindaco Alex Aurelio chiamato, dopo un solo anno di mandato, alla verifica della tenuta numerica della Maggioranza. La prova provata della tenuta della Maggioranza attesa da tutti con grande curiosità a seguito della revoca delle deleghe agli Assessori Claudio Roseto e Daniela Nigro, andrà in scena nella giornata di lunedì 2 ottobre a partire dalle ore 15.30 allorquando il presidente del consiglio comunale Salvatore Carlomagno, d’intesa con il Sindaco ed i consiglieri di Maggioranza, ha convocato l’adunata del civico consesso con all’o.d.g. le comunicazioni del Sindaco e, a seguire, come si legge testualmente nell’avviso recapitato ai consiglieri comunali, “Crisi interna all’amministrazione comunale – revoca delle deleghe a componenti della Giunta – richiesta dai gruppi consiliari di Minoranza “Insieme si può”, “Uniti per rinascere” e “Trebisacce2030”.
Accogliendo infatti l’istanza presentata insieme dai tre gruppi di Minoranza, l’esecutivo guidato da Alex Aurelio si presenta all’esame dell’assise comunale nel corso della quale dovranno essere sviscerati tutte le argomentazioni che hanno portato il Sindaco Aurelio alla drastica decisione di appiedare i due Assessori senza darne una spiegazione precisa e dettagliata ma, – si suppone – per il venir meno della fiducia nei suoi confronti. Sarà dunque l’occasione, sia per il primo cittadino dicomunicare le ragioni della sua drastica decisione, sia per i due ex Assessori Roseto e Nigro che avranno modo, così come hanno promesso, di spiegare le loro ragioni e per decidere – cosa non certo irrilevante – se rimanere comunque nella Maggioranza e consentire l’approvazione del Bilancio e quindi la tenuta numerica dell’esecutivo, oppure passare tra i banchi dell’Opposizione con la prospettiva di contribuire a provocare la crisi della Maggioranza e la fine anticipata della consiliatura. Lunedì 2 ottobre, secondo una nota diffusa dal consigliere di Minoranza Antonio Aurelio, potremo dunque sapere se le lacerazioni createsi in seno all’esecutivo potranno essere sanate, oppure bisognerà prendere atto del venir meno delle condizioni per la prosecuzione dell’attività amministrativa e ridare anticipatamente la parola agli elettori. “Di certo – ha scritto Aurelio chiarendo la propria posizione – in città c’è sconcerto ma anche irritazione per il clima fastidioso venutosi a creare. La mia posizione, – ha aggiunto – al netto delle illazioni circolate nei giorni scorsi come frutto di fervide fantasie, è chiara: se non ci sono i numeri si va a casa, aprendo così – ha concluso Antonio Aurelio – una delle pagine più buie della storia della politica locale che giunge, peraltro, in un momento molto difficile e deliacato come quello che oggi stiamo vivendo”.
Pino La Rocca