Nella sala del Consiglio comunale di Paludi, si è svolta un’interessante manifestazione incentrata sull’interattività, che ha catturato l’attenzione di un pubblico attento ed interessato. L’evento ha avuto come fulcro la presentazione del volume intitolato “La Baia della Magna Graecia”, un momento di dibattito e discussione che ha fatto emergere la volontà di trasformare il paesaggio culturale e territoriale dell’Arco Jonico.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Stefano Graziano, che ha sottolineato l’importanza di immaginare processi d’assemblamento territoriale per rafforzare il potere contrattuale dell’Arco Jonico, Luigi Salatino, Consigliere comunale con delega alla cultura, ha preso la parola. Ha rimarcato il ritardo cronico che l’area jonica ha accumulato sotto ogni punto di vista e ha evidenziato le drammatiche condizioni infrastrutturali e sanitarie in cui versano sia l’area sibarita che quella crotonese in confronto ad altri ambiti calabresi. Il dibattito è proseguito con l’intervento di Matteo Lauria, direttore di I&C ed editore del libro “La Baia della Magna Graecia”. Lauria ha presentato l’idea progettuale di una nuova Provincia a saldo zero per lo Stato. Questo nuovo ente emergerebbe dalle ceneri della Provincia di Crotone e prevederebbe un doppio Capoluogo: Crotone a sud e Corigliano-Rossano a nord con ben 420abitanti, quindi in linea con le tre province storiche (Reggio, Catanzaro e Cosenza) con cui si instaurebbe un rapporto di pari dignità politica e istituzionale ripristinando le ingiuste sperequazioni. Questa proposta ambiziosa porrebbe le basi per una visione metropolitana interregionale nel golfo di Taranto. Inoltre, ha sottolineato la necessità di rimodulare le autorità portuali con l’adesione dei porti di Corigliano Rossano e Crotone all’autorità portuale di Taranto, in linea con i propositi de “La Baia della Magna Graecia”.
Successivamente, Erminia Madeo, moderatrice dell’evento, ha dato la parola all’autore del volume, Domenico Mazza. Questi ha enfatizzato il cammino rivoluzionario intrapreso dal Comitato e ha evidenziato come le operazioni di amalgama territoriale per aree ad interesse comune potrebbero contribuire a riequilibrare la situazione regionale, permettendo alla Sibaritide e al Crotonese di collaborare per affrontare le disuguaglianze territoriali esistenti.
Durante la metà dell’evento, il dibattito si è focalizzato su un vivace scambio di opinioni tra gli intervenuti e il tavolo di presidenza. Questa discussione dinamica ha dimostrato l’entusiasmo e l’interesse della popolazione per il concept del Comitato e ha sollevato importanti questioni riguardanti il futuro territoriale dell’Arco Jonico.
L’evento ha evidenziato come il Comitato per la Baia della Magna Graecia stia generando un crescente interesse tra le popolazioni locali, spingendo avanti l’idea di una nuova Provincia e promuovendo un processo di sviluppo volto a riequilibrare un regionalismo deviato, ponendo le basi per un futuro più promettente per questa affascinante regione.