Nel cuore del centro storico di Corigliano-Rossano, dove strenuamente si lavora per ristabilire il suo antico decoro e rivivere l’atmosfera vivace e autentica del passato, una serie di atti vandalici spregevoli hanno gettato nell’angoscia sia i residenti che il mondo dell’associazionismo che opera che diligenza sul fronte del decoro urbano. Questi atti, in particolare le scritte ingiuriose che affiorano nel rione Falcone, stanno mettendo a dura prova la resilienza e la determinazione della comunità. Dura la presa di posizione della presidente dell’associazione RiBellezza Marika Reale che ha portato avanti negli ultimi mesi attività di riqualificazione dei vicoli del centro storico coriglianese con opere artistiche di varia natura e con eventi di folklore e tradizioni.
Infatti, proprio nel quartiere Falcone, destinatario di uno degli interventi di decoro, è avvenuto l’imbrattamento per mano di ignoti. In questo rione, a seguire il vico di San Giacomo, si arriva alla chiesa di San Francesco di Paola, adiacente alla quale il 30 settembre scorso l’associazione aveva tenuto l’evento “I miracoli di San Francesco di Paola”, provvisto di un Parco letterario e di un percorso enogastronomico, che aveva ricevuto apprezzamenti e registrato altissima partecipazione, considerato anche l’abbandono del centro storico degli ultimi anni. Non si vuole pensare che le due cose siano collegate. La presidente Reale ha espresso la sua indignazione riguardo a questo episodio, definendolo un atto di bullismo vandalismo.
Immediato è stato il sostegno e la solidarietà giunta dalle Proloco e dalle altre associazioni culturali cittadine, che si sono messe a disposizione per mettersi insieme e fare rete in maniera più fattiva rispetto a ciò che è stato fatto finora, a dimostrazione di come questo atto non riuscirà ad abbattere le azioni messe in campo finora in maniera solidale. L’associazione RiBellezza, con le sue opere creative e originali nei vicoli più stretti e abbandonati del centro storico, chiede la partecipazione attiva dei cittadini, che coinvolge dando a coloro che si sono sempre sentiti dimenticati un ruolo importante di sentinelle e controllo delle zone. Che hanno svolto con senso del dovere e interesse. Eppure non è bastato a impedire il vandalismo.
Marika Reale è anche insegnante presso la scuola primaria presente nella zona interessata, perciò conosce bene il territorio in cui opera con la sua associazione. Sostiene che per ottenere risultati sia importante ascoltare le esigenze della comunità, soprattutto quella dei bambini che, oltre allo spazio educativo messo a disposizione della scuola, non hanno altri luoghi in cui socializzare, situazione che contribuisce alla crescita del degrado sociale. A tal proposito, denuncia la chiusura del campetto dell’istituto comprensivo “Guidi”, plesso San Francesco, chiuso dopo il passaggio di proprietà dalla Curia al comune.
L’impedimento all’accesso nelle zone adiacenti alla scuola per attività ricreative e motorie, ma anche laboratoriali e pomeridiane non è stato sicuramente un aiuto alla cittadinanza, che ha perso l’unico spazio all’aperto pubblico per i minori. Ecco che la presidente Reale chiede un maggiore impegno da parte del sindaco e delle autorità locali per risolvere questo impasse.