Una decisione controversa del Consiglio Provinciale del 16 ottobre ha scatenato un acceso dibattito nella comunità scolastica del Polo Liceale di Rossano. Il piano di dimensionamento scolastico proposto prevede l’accorpamento dei Licei di Corigliano e Rossano, suscitando preoccupazioni e opposizione da parte di coloro che ritengono questa mossa inadeguata e dannosa. Dura presa di posizione del dirigente scolastico Antonio F. Pistoia che rivolge un forte appello a tutte le istituzioni. Con 1.095 alunni, il Polo Liceale di Rossano dispone di tutti i requisiti necessari per mantenere la sua autonomia. La scuola si distingue per l’ampia gamma di indirizzi di studio offerti, tra cui scientifico, classico, linguistico e artistico. Inoltre, la scuola ha costruito nel corso degli anni un’identità culturale significativa che la rende un punto di riferimento per l’intero territorio. In particolare, il Liceo Classico “San Nilo” ha una storia prestigiosa che, secondo alcuni, meriterebbe maggiore considerazione da parte delle autorità decisionali. Il Dirigente Pistoia ha fatto appello al Presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, alla Vicepresidente della Giunta Regionale, Giuseppina Princi, ai membri della Giunta Regionale, ai Consiglieri Regionali, al Sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi, e ai rappresentanti politici del territorio affinché intervengano per rivedere la decisione dell’accorpamento e preservare l’autonomia del Polo Liceale di Rossano (I.I.S. “L.S.-L.C.-L.A.” Rossano). L’accorpamento con il Liceo di Corigliano-Rossano, che conta 1.926 alunni, sarebbe problematico da gestire e non servirebbe gli interessi degli studenti. Il dirigente Pistoia, ha dichiarato con determinazione la necessità di salvaguardare l’identità e l’autonomia della scuola, respingendo l’idea di accorpamenti forzati che potrebbero avere conseguenze negative per tutti gli interessati.