VILLAPIANA. Amministrative di primavera: questa volta l’alternativa alla coalizione che amministra la cittadina di Villapiana da circa 10 anni pare voglia andare oltre i partiti politici e, a giudicare dalle iniziative in cantiere, pare voglia nascere e radicarsi nella società civile. Questo
perché a giudicare dalle condizioni di arretratezza in cui versano la Calabria e in particolare l’Alto Jonio e la Sibaritide, i partiti politici, di destra e di sinistra che hanno guidato e guidano tuttora il governo centrale e quello regionale, non hanno avuto la necessaria attenzione al Sud-Italia tanto è
vero che il gap esistente tra il Centro-Nord rispetto al Sud non solo non è diminuito ma addirittura cresciuto.
Si spiega così il progressivo disamore e lo scollamento tra la politica e i cittadini per cui i movimenti civici e le associazioni mettendo insieme energie e sensibilità diverse, provano a fare sistema e, anche a Villapiana, provano a vicariare i partiti politici troppo spesso parolai, autoreferenziali e soprattutto divisivi. In effetti la cronaca locale degli ultimi mesi registra la nascita di due Movimenti civici che, a giudicare dalle premesse, pare vogliano dialogare tra loro, con altre associazioni ed eventualmente anche con i partiti politici, ma con pari dignità, senza prevaricazioni e senza gerarchie precostituite.
Due quindi, al momento, i movimenti civici che intendono ritagliarsi uno spazio nella imminente competizione elettorale, che si dicono pronti a
relazionarsi con la società civile e che, candidandosi teoricamente alla creazione di un’alternativa all’attuale coalizione di governo e mettendo da parte i propri riferimenti politici, hanno già cominciato a confrontarsi, con l’impegno condiviso di dialogare con tutti. Si tratta di “Villapiana Alternativa” che, partendo dal presupposto che ad occupare la scena politica locale ed a parlare di turismo, di agricoltura, di centro storico, di polivalente senza far seguire fatti concreti, sarebbero stati sempre gli stessi soggetti, parla di un percorso nato dal basso ma da condividere con chi la pensa allo stesso modo convinti, come si dicono i fondatori del movimento che il 7 ottobre ha svolto la sua prima Assemblea, che solo la condivisione del progetto possa essere vincente.
Non vogliamo più – si legge nelle poche righe diffuse sul web – che a Villapiana ci sia il classico uomo solo al comando ma che, allo stesso tempo, non ci sia una leader-ship imposta o auto-imposta”. L’altra associazione nata anch’essa dal basso e che si rivolge ai cittadini che vogliono fare un pezzo di strada insieme, è “Rinascita Civica” che, secondo i suoi fondatori,” nasce senza vincoli ideologici o di appartenenza politica” e si dice “aperta al dialogo
con tutte le altre associazioni, con altri movimenti e con le forze politiche presenti sul territorio, per costruire un progetto di governo per Villapiana che sia alternativo all’attuale Maggioranza”.
Concetto, questo, ribadito nel corso di due incontri svoltisi presso la sede dell’Associazione sita in Largo Fratelli Bandiera nel corso dei quali, secondo quanto sostengono i fondatori dell’associazione, sono emersi segnali incoraggianti rispetto ad un progetto ambizioso ma necessario per il futuro di Villapiana.
Certo, trovare la sintesi e, soprattutto, convergere tutti insieme nell’individuazione della leader-ship, non è semplice, tanto è vero, da quanto si è saputo in modo ufficioso, che sarebbero già emersi i primi ”distinguo” rispetto ai quali è stato comunque ribadito, in modo condiviso, che è arrivato il momento di mettere da parte le appartenenze politiche ed i personalismi e impegnarsi per realizzare il cambiamento attraverso un sistema virtuoso e trasversale.
Pino La Rocca