Migranti, aumenta il numero di minori non accompagnati affidati al comune di Corigliano. È sempre di più una emergenza nell’emergenza. Gli ultimi 35 accolti con l’ultimo sbarco di domenica scorsa sono stati provvisoriamente affidati all’associazione Mondiversi. Ciò in attesa che il Governo nazionale indichi, ci auguriamo il più presto possibile, le strutture autorizzate. Bisogna trovare al più presto una soluzione e una sistemazione adeguate per questi ragazzi e ragazze. Si rinnova l’appello dell’assessore alle politiche per i migranti Marisa Chiurco al Ministero dell’Interno che, nella giornata di domenica, sotto il coordinamento della Prefettura ed insieme alle forze dell’ordine ha contribuito alle operazioni di assistenza del nono sbarco di migranti al Porto di Corigliano. Sono, in totale, 35 i minori non accompagnati sbarcati: 22 provenienti dal Bangladesh, 4 dalla Nigeria, 1 dalla Guinea, 2 dalla Costa D’avorio, 2 dal Gambia, 3 dal Mali e 1 dal Senegal. Dopo l’identificazione e i controlli sanitari sono stati trasferiti presso una struttura requisita alla criminalità sita in Contrada Iacina. A seguito dell’incontro tenutosi presso il comando dei vigili tra l’assessore Chiurco e le associazioni è stata scelta Mondiversi per l’assistenza. “Ci è parsa l’associazione più indicata – precisa l’assessore – in quanto gestisce anche un centro anti violenza e può occuparsi in modo adeguato soprattutto delle ragazze. L’Esecutivo Geraci e la comunità di Corigliano si confermano accoglienti verso questa povera gente che affronta viaggi a volte interminabili e pieni di disagi di ogni tipo. Nonostante le tante difficoltà che continuiamo a registrare – conclude la Chiurco – la priorità resta per noi garantire la massima assistenza possibile ed una condizione ed una prospettiva di vita migliore e dignitosa a quanti, meno fortunati di noi, stanno fuggendo per guerra, fame ed altre emergenza, approdando sulla nostra terra. Con il nono sbarco sale a più di 150 il numero di minori non accompagnati sotto la responsabilità del Comune di Corigliano”.
(Fonte: La Provincia)