In questi giorni, il dibattito sulle concessioni demaniali e autorizzazioni per stabilimenti balneari è al centro dell’attenzione. Sebbene sia favorevole al sistema di Bolkestein, è evidente che ciò non basta per affrontare la complessità delle sfide attuali. Da un lato, alcune autorità hanno emesso provvedimenti nei confronti di stabilimenti fuori regola, causando danni ai titolari delle concessioni durante la stagione estiva. Dall’altro lato, alcuni sostengono che la crisi economica avrebbe richiesto una temporizzazione nelle decisioni prese. Tuttavia, è fondamentale riconoscere l’importanza di rispettare le regole, evitando l’applicazione arbitraria delle stesse. Nel contesto attuale, la parola d’ordine dovrebbe essere equità. Non possiamo cadere nella trappola dei due pesi e delle due misure, ma dobbiamo adottare una visione olistica per promuovere una società giusta e inclusiva. È giunto il momento di agire con decisione e coraggio per affrontare le sfide delle concessioni demaniali e degli stabilimenti balneari. La situazione attuale richiede un approccio audace, ma necessario, per promuovere una società giusta e inclusiva. Non possiamo permettere che i giovani disoccupati o a basso reddito vengano trascurati e che le comunità locali siano costrette a subire l’emigrazione di talenti in cerca di opportunità altrove. L’idea di concedere le aree demaniali ai giovani disoccupati o a soggetti a basso reddito è rivoluzionaria, ma è anche un’opportunità unica per creare un’impresa balneare sostenibile. Questa iniziativa offrirebbe una significativa occupazione ai giovani e ai meno giovani in cerca di opportunità, contribuendo al tempo stesso a ridurre il flusso migratorio di talenti altrove.
Ma non basta solo concedere le concessioni; occorre fornire supporto e sostegno concreto a queste nuove imprese. Agevolazioni fiscali, forme di finanziamento agevolate e corsi di formazione sulla gestione delle attività ricettive dovrebbero essere parte integrante dei bandi di concessione. Solo con queste misure, potremo garantire la crescita economica delle imprese giovani e sostenibili e migliorare complessivamente l’offerta turistica nella regione. Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra le imprese, creando una rete di supporto e condivisione di esperienze. Solo lavorando insieme, i giovani imprenditori balneari potranno sfruttare le economie di scala e aumentare la loro competitività. Ma per realizzare questa visione, sia le istituzioni che i cittadini devono essere pronti a unirsi e abbracciare il cambiamento. Solo con un approccio basato sull’equità e sulla sostenibilità possiamo costruire una società più inclusiva, prospera e resiliente. Il tempo per le esitazioni è finito. Dobbiamo agire ora e lavorare insieme per un futuro più promettente e un turismo balneare sostenibile. Solo così potremo superare le sfide odierne e creare una realtà migliore per tutti. La strada potrebbe essere difficile, ma è una strada che vale la pena percorre.