Schiavonea è da sempre conosciuta per la sua ricca tradizione di pesca. Tuttavia, negli ultimi decenni, questo settore è stato colpito da una serie di sfide che mettono a rischio la sua sopravvivenza. Ridotto drasticamente il numero dei pescherecci. Lo stesso destino è toccato alla piccola pesca, dove il numero di barche si è dimezzato rispetto al passato.
A condizionare l’andamento del mercato le normative dell’Unione Europea. Queste regole spesso rigide e discutibili impongono restrizioni sulla pesca e sulle dimensioni delle reti, causando difficoltà e disagi ai pescatori locali.
Un altro fattore determinante è il caro gasolio determinato dal conflitto russo-ucraino. Poi il problema della commercializzazione del pescato: il mercato ittico, gestito dalla società Meris, spesso produce passivi anziché guadagni. Di conseguenza, molti armatori preferiscono bypassare questo mercato impantanato nella burocrazia e rivolgersi ad altre vie di commercializzazione.