Alto jonio. Niente elisoccorso notturno, protesta il Comitato pro-ospedale
Alto Jonio. Trebisacce e tutto l’Alto Jonio Cosentino esclusi, almeno per il momento, dal servizio di elisoccorso notturno che la Regione Calabria sta per finanziare in 11 Ospedali della Calabria che saranno dotati, a spese della Regione, delle prime piattaforme di volo attrezzate per il volo notturno. Tra cui, – si badi – non figura Trebisacce ma figura Praia a Mare che, come è risaputo, finora non risultava neanche inserita nella rete ospedaliera regionale e, per di più, non è mai stata destinataria di più sentenze del Consiglio di Stato finora mai applicate. Eppure – carta geografica alla mano – nell’Alto Jonio Cosentino gravitano i comuni (vedi Nocara, Canna, Alessandria del Carretto, San Lorenzo Bellizzi, Oriolo, Castroregio… ) più decentrati e più distanti da Cosenza e dall’Ospedale dell’Annunziata dove vengono di solito trasferiti i pazienti in situazioni di emergenza-urgenza. Vibrata protesta del Comitato Civico che si batte da anni per la riapertura del “Chidichimo” e che, attraverso un circostanziato documento, mette in evidenza le amnesie e le criticità della sanità pubblica nell’Alto Jonio e che, a proposito di emergenza-urgenza, contesta gli abusati proclami di cui menano vanto il Presidente della Regione Roberto Occhiuto in qualità di Commissario Straordinario ed i vertici dell’Asp Cosentina di aver rinnovato il parco-ambulanze ed ora di aver varato il progetto dell’elisoccorso notturno. Soccorso che, secondo la nota del D.G. Antonio Graziano e della Federsanità, sarà concretizzato tramite l’allestimento di 11 piazzole per l’atterraggio notturno dell’Elisoccorso di cui beneficeranno gli ospedali di Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Castrovillari, Cetraro, Lamezia Terme, Paola, Corigliano-Rossano e Praia a Mare. Si tratta in realtà di undici siti che saranno i primi in Italia ad utilizzare un sistema di illuminazione moderno e all’avanguardia che consiste generalmente in un cerchio o in un quadrato luminoso che consente all’Eliambulanza di atterrare e ripartire anche di notte. “In un territorio impervio come quello dell’entroterra calabrese – aggiunge la nota sottacendo però che la zona più impervia e periferica della provincia di Cosenza è l’Alto Jonio – nei quali gli spostamenti stradali risultano talvolta difficoltosi, l’attivazione dei voli notturni potrà dare maggiore serenità ai cittadini che finalmente potranno davvero sentirsi presi in carico dalla sanità pubblica e non sentirsi abbandonati a se stessi”. Il progetto, secondo quanto si legge a margine del comunicato, partirà anche in altri siti (prevalentemente sedi di Hub e di Spoke) di tutta la Calabria (11 siti, per il momento ) e si estenderà gradualmente anche ai Comuni che presentano situazioni logistiche strategiche perchè l’obiettivo è quello di rendere veramente fruibile il diritto alla salute dei cittadini, soprattutto nelle condizioni di emergenza-urgenza. Tocca perciò ai Comuni, tra cui l’ormai commissariato comune di Trebisacce, candidarsi e rendersi collaborativi per ottenere questo importante servizio destinato ad abbattere i tempi dell’emergenza-urgenza nel cui contesto la riduzione del fattore-tempo diventa determinante.
Pino La Rocca