L’escalation criminale che ha investito la provincia di Cosenza rappresenta un allarme rosso per le istituzioni e la comunità locale. Il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica si trova a fronteggiare una situazione sempre più complessa, dove le dinamiche criminali si intrecciano con una serie di fattori sociali ed economici, creando un contesto di profonda instabilità.
Le procure e le forze dell’ordine, benché consapevoli delle dinamiche criminali interne, stanno lavorando sotto traccia per rafforzare il quadro indiziario. Tuttavia, la situazione è resa più complessa dalla sovrapposizione di dissidi privati e atti legati al crimine organizzato, soprattutto in relazione agli incendi che flagellano il comprensorio. Il territorio si trova così a dover affrontare non solo fenomeni estorsivi, ma anche la gestione dei bonus “110”, vendette legate al narcotraffico e fatti di natura personale. La profonda crisi occupazionale che ha colpito la zona dopo il venir meno del reddito di cittadinanza ha ulteriormente acuito la situazione. A Cassano, in particolare, si registra un aumento vertiginoso della povertà, con circa 800 cittadini che si rivolgono a postazioni di aiuto per ottenere beni di prima necessità, rispetto ai 300 dello scorso anno. La disoccupazione crescente è un terreno fertile per la diffusione della criminalità, sia organizzata che spontanea. La terza città della Calabria, e la prima per estensione, non può essere considerata alla stregua di centri più piccoli. È ora che il Governo Meloni, considerato che i predecessori hanno fallito, prenda seriamente in considerazione la situazione, destinando risorse adeguate e implementando strategie efficaci per contrastare la criminalità e risolvere i problemi socio-economici della zona.
Non solo il governo centrale, ma anche la politica locale ha il dovere di svegliarsi. L’idea di elevare Corigliano Rossano a capoluogo potrebbe essere una mossa strategica per concentrare gli sforzi e le risorse necessarie per affrontare la complessità della situazione. Inoltre, è fondamentale promuovere politiche attive per la creazione di posti di lavoro e il sostegno alle famiglie in difficoltà, affinché la comunità possa rialzarsi e riprendersi dalla crisi che la attanaglia. La situazione richiede un impegno congiunto delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del governo centrale e locale, nonché della comunità stessa. Solo un approccio integrato e una volontà politica decisa possono riportare la provincia di Cosenza sulla strada della sicurezza e della prosperità.
Matteo Lauria – Direttore I&C