Con l’avvicinarsi del 10 dicembre, Trenitalia si prepara a introdurre il suo orario invernale, portando con sé alcune problematiche da affrontare. Mentre le modifiche apportate possono sembrare limitate, alcuni nodi significativi necessitano di attenzione, soprattutto riguardo alla connessione tra le tratte ioniche e tirreniche, e i collegamenti con le regioni limitrofe. Il cuore del cambiamento risiede nell’adeguamento dell’orario, un passo cruciale per rispondere alle esigenze di una clientela sempre più diversificata. Tuttavia, la gestione di questi cambiamenti solleva alcune preoccupazioni, in particolare riguardo alla comunicazione e alla collaborazione con gli enti locali. Una delle principali criticità è rappresentata dalla tratta ionica, dove si alternano quattro treni “blues”, noti per la loro efficienza, e le vecchie “littorine”. A questi si aggiunge l’unico frecciarossa che parte da Sibari, e qualche storico intercity. La necessità di un collegamento diretto con l’Università della Calabria (Unical) è evidente, specialmente considerando che i treni che percorrono la tratta Sibari-Cosenza sono ibridi e offrono una soluzione comoda e senza coincidenze. La richiesta di agevolare gli spostamenti per gli studenti universitari si fa pertanto impellente, garantendo un agevole andata e ritorno tra le due aree. Altro nodo cruciale riguarda i collegamenti con Paola, dove fermano tutti i treni a lunga percorrenza, inclusi i veloci treni Freccia e quelli di Italo. La necessità di garantire collegamenti efficienti con questa stazione è di fondamentale importanza, considerando la sua posizione strategica e la varietà di servizi disponibili. Un’altra questione da affrontare riguarda i collegamenti con le regioni limitrofe, in particolare Basilicata e Puglia. La necessità di garantire un flusso efficiente di persone e merci tra queste aree riveste un ruolo importante per lo sviluppo economico e sociale della regione. La collaborazione tra istituzioni diventa essenziale per sviluppare soluzioni su misura che possano soddisfare le esigenze di entrambe le parti.