Sono 334 le imprese che hanno presentato il proprio progetto di investimento per l’acquisto di servizi per l’innovazione. Un dato significativo – informa una nota del dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria – che dimostra l’accresciuta attenzione che si respira in regione sui temi della ricerca e dell’innovazione: dall’efficienza produttiva a quella ambientale ed energetica; dall’adozione di innovazioni e nuove tecnologie ai prodotti e servizi innovativi; dalla protezione dei diritti di proprietà intellettuale all’adeguamento dei prodotti alle normative tecniche nazionali ed estere. Gli investimenti proposti dalle imprese superano i 25 milioni di euro, con una richiesta di contributo di circa 17 milioni. Mediamente ogni impresa sosterrà innovazioni per 75mila euro a fronte di 50mila euro di contributo. La fase di valutazione porterà alla selezione dei progetti più meritevoli (quelli che supereranno la soglia di 60 punti su 100) e permetterà di determinare il fabbisogno finanziario definitivo. Su questa base l’amministrazione potrà valutare l’opportunità di incrementare l’attuale dotazione di 4 milioni di euro. Si registra una inversione di tendenza rispetto agli ultimi anni con una richiesta di investimento notevolmente superiore agli stanziamenti messe in campo. È un segnale certamente positivo che fa ben sperare sul versante della ripresa della crescita e dell’occupazione. Si consideri, inoltre, che l’avviso finanzia l’acquisizione di servizi reali per l’innovazione che saranno erogati da professionisti, ricercatori ed esperti che grazie a questa iniziativa potranno a loro volta avviare percorsi di crescita e specializzazione. L’Ict e il terziario innovativo, insieme all’agroalimentare, sono risultate le aree di innovazione della S3 su cui si concentra il maggior numero di domande. A livello di sistema, la più importante innovazione è rappresentata dall’utilizzo di una procedura completamente digitalizzata per la presentazione delle domande lanciata per la prima volta in Regione Calabria. Una piattaforma che ha consentito alle aziende la compilazione e l’invio online delle domande firmate digitalmente.
«Il Por Calabria 2014-2020 – ha detto il presidente della regione Mario Oliverio – è un programma concreto che si concentra su poche grandi questioni: prima fra tutte il tema ricerca e innovazione. In questi mesi abbiamo costruito il quadro di riferimento all’interno del quale verranno realizzati diversi investimenti. Un quadro normativo e strategico che si basa su 3 concetti chiave: spinta all’innovazione; declinazione territoriale delle politiche; efficienza dell’amministrazione. Seguendo i principi di semplificazione e trasparenza amministrativa la Regione, infatti, ha avviato un processo di innovazione del sistema di incentivazione, al fine di ridurre i tempi di presentazione e gestione delle domande di agevolazione e di erogazione dei finanziamenti.
Il primo dei bandi lanciati dall’amministrazione regionale, quello dedicato all’acquisto di servizi per l’innovazione tecnologica, è stato gestito tramite piattaforma informatica. Il tessuto imprenditoriale sente fortemente la necessità di fare innovazione e lo dimostrano i numeri: oltre 330 sono le pmi che hanno deciso di investire presentando un progetto con ricadute su tutto il territorio calabrese. Un grande risultato per la Regione Calabria che dimostra il fermento delle imprese calabresi che vogliono innovare e che sono al passo con i tempi. E la dimostrazione che la strada intrapresa è quella giusta: un forte cambiamento, non solo culturale, basato su innovazione e ricerca».