Trebisacce. Tornare alla realizzazione del Presepe nelle nostre case per tramandare l’antica e popolare tradizione presepiale inaugurata da San Francesco di Assisi e per affermare la sacralità del Natale in una società sempre più consumistica e sempre più attratta e distratta da ciò che è effimero e passeggero. Con questo obiettivo la Parrocchia “Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria” di Trebisacce, in occasione del Santo Natale 2023, ha promosso il Primo Concorso intitolato “I Presepi in famiglia”. “Carissimi tutti, – hanno scritto i Parroci don Pasquale Zipparri e don Nicola Cataldi d’intesa con il Consiglio Pastorale e con il Gruppo-Catechisti – in occasione degli 800 anni del primo Presepe realizzato a Greccio dal Poverello di Assisi, vi lanciamo la proposta di partecipare al Concorso “I Presepi in famiglia”. Grazie alla rappresentazione della Natività – hanno ricordato i due Sacerdoti – sarà più facile e, soprattutto, sarà un bel momento per sentirci tutti più uniti e più vicini”. Per partecipare al Concorso, del tutto “gratuito”, è necessario compilare l’apposito modulo e recapitarlo in Parrocchia entro il 10 dicembre 2023, oppure inviare un messaggio Whats-App al numero 327-6081458. Un gruppo di educatori e di catechisti, a partire dal 15 dicembre 2023, previo accordo con i partecipanti al Concorso, visiterà i Presepi esaminandoli e fotografandoli. Il 6 gennaio 2024, solennità dell’Epifania, dopo la Santa Messa delle 11.00, ci sarà la premiazione dei Presepi più belli e più significativi valutati da una Giuria composta anche da esperti presepisti. In realtà il momento in cui genitori e figli, lavorando gomito a gomito, daranno sfogo alla propria fantasia e immaginazione per realizzare il Presepe, sarà l’occasione per riflettere sulla storia del Presepe, sulle sue origini antichissime, di come la simbologia cristiana si inserisce e coesiste con la cultura pagana, le evoluzioni che l’arte presepiale ed i suoi personaggi hanno subito nei secoli e per riflettere sul valore del Natale cristiano che ha cambiato la storia dell’umanità e che, a distanza di oltre due secoli, si rinnova sul palcoscenico del mondo.
Pino La Rocca