CALOVETO. L’Arma dei Carabinieri sul territorio rappresenta da sempre non solo un presidio di sicurezza ma un punto di riferimento sociale e civile. Vedere una donna o un uomo in divisa trasferisce ai cittadini una sensazione di protezione totale. Una sensazione che diventa ancora più forte quando si instaura un perfetto rapporto di collaborazione tra le diverse rappresentanze dello Stato che convivono nella stessa comunità.
I carabinieri – aggiunge il Primo cittadino – sono una forza militare ma soprattutto sociale. Lo si evince anche sfogliando il nuovo e prestigioso almanacco artistico.
32 pagine, all’interno delle quali, insieme alla cadenza dei mesi scanditi secondo il Calendario Gregoriano elaborato da Luigi Lilio da Cirò, inserito tra i 100 marcatori identitari della Calabria, censiti nella proposta di mappatura ufficiale depositata alla Fondazione Calabria Film Commission, viene raccontato il servizio dei Carabinieri a tutela dei diritti fondamentali dei cittadini italiani.
Dalla storia di Martina, carabiniere che aiutò un’altra donna a desistere dal suicidio, alle divise nere bardate di rosso che nel periodo della Pandemia non lasciarono soli gli anziani italiani; dal supporto essenziale nelle calamità naturali di Piemonte ed Emilia Romagna al sacrificio consapevole dei Martiri di Fiesole; dalla tutela del patrimonio storico-archeologico per finire alla presenza continua e costante tra la gente. C’è sempre una luce accesa, un orecchio pronto ad ascoltare e una mano tesa per aiutare in ogni Stazione dell’Arma dei Carabinieri. Ed è questo il racconto di 365 giorni che si riscontrano nelle pagine, sfogliate del calendario e tenute insieme dal classico cordone intrecciato di fili di colore rosso e blu.
Comunicato stampa