CORIGLIANO ROSSANO. La conferenza stampa di lunedì scorso ha sancito la definitiva ed irreversibile rottura fra il segretario del PD Franco Madeo ed il gruppo che al congresso aveva sostenuto Mariolina Cacciola e che al ballottaggio determinò la vittoria dello stesso Madeo.
In questa situazione il segretario, secondo regola, avrebbe dovuto convocare una riunione del direttivo, così come in effetti gli è stato chiesto, nella quale si sarebbe dovuto presentare dimissionario e nella quale si sarebbe dovuto eleggere il nuovo segretario: cosa che Franco Madeo si è guardato bene dal fare.
E’ così che, attualmente a Corigliano-Rossano, nel PD campeggia la singolare e inedita figura del “segretario di minoranza”, che non raccoglie i numeri sufficienti ad essere rieletto, numeri che, d’altra parte, neanche altri hanno, ma che raccoglie una moltitudine di interessi, spesso contrapposti, che hanno un solo comune denominatore: far perdere l’attuale sindaco e con lui far perdere il PD.
Nella fase attuale, attorno a Madeo, si è coagulata una nebulosa eterogenea formata da personaggi che nutrono semplicemente rancore verso l’attuale sindaco, altri che sono mossi da interessi tangibili, altri ancora da aspirazioni frustrate, qualcuno vaneggia su improbabili scissioni, qualcun altro lamenta la mancata attuazione della fusione, altri sono mossi da afflato realmente e squisitamente politico. Questi ultimi sarebbero disponibili ad un dialogo con l’attuale sindaco, ma rivendicano una dignità, un’autonomia e un’attenzione che ritengono sia, invece, negata.
Il piano di Madeo e co. sarebbe quello di presentarsi alle elezioni amministrative di quest’anno con “un’ampia” coalizione di centrosinistra formata da PD, Rifondazione Comunista, Italia Viva e non si capisce chi altro, visto che le altre forze politiche cittadine sono già schierate.
Ma ciò non basta: anche l’obbiettivo è di ampio respiro! Il PD, come ha affermato qualcuno nell’ultima riunione di direttivo, dovrebbe concorrere alle prossime elezioni amministrative avendo come orizzonte una “dignitosa sconfitta”.
Ebbene, si sappia che nel PD c’è una vasta area nella dirigenza e, soprattutto, nella base, che va ben oltre ai cosiddetti stasiani, e che non si rassegna a subire l’ennesima sconfitta: dignitosa o meno che sia. C’è un’area che vuole partecipare e concorrere per la vittoria delle amministrative per continuare il lavoro, già abbondantemente avviato, di costruzione di una grande città operosa, solidale, moderna e punto di riferimento nella Sibaritide, nella provincia e nella regione.
C’è un’area che vuole sedersi al tavolo della coalizione non con “punti irrinunciabili”, ma con idee da mettere a disposizione e sulle quali confrontarsi con le altre forze politiche nell’interesse della città. A quest’area e non a un indistinto, acefalo e fumoso agglomerato politico si appoggiano le speranze politiche del centrosinistra e della città di Corigliano-Rossano.
Carlo Caravetta
Segreteria Cittadina PD