CARIATI – Non possiamo che esprimere soddisfazione per la notizia, diffusa nei giorni scorsi, dell’ammissione del Museo civico del Mare, dell’Agricoltura e delle Migrazioni nella graduatoria per il fondo nazionale del Ministero della Cultura. Così come siamo contenti di sapere e confermare che la nuova Amministrazione Comunale, da poco insediatasi lo scorso giugno 2023, senza perdere tempo, abbia colto e fatto propria, partecipando a quel bando, una delle ultime iniziative e sollecitazioni della Giunta uscente.
Siamo certi – proseguono – che con la stessa corsa contro il tempo di cui oggi ci si vanta e soprattutto con lo stesso amore per la trasparenza che tutti ormai le riconoscono dopo i suoi famosi scioperi della fame in difesa del diritto di accesso agli atti, la delegata alla cultura Aldina Montesanto (col doppio ed improbabile cappello da Presidente del Consiglio!) saprà informare adeguatamente la cittadinanza su quali interventi verranno realizzati e quando, con l’ottenimento di quel finanziamento.
Non solo.
Ci aspettiamo – va avanti L’Alternativa C’è – che vengano chiariti con la stessa strombazzata sollecitudine, alcuni dei tanti interrogativi legittimi che nell’opinione pubblica ci si pone da settimane rispetto ad esempio al funzionamento interno del MuMAM, la cui sorte e la cui prospettive, dopo l’ultimazione dei lavori di Palazzo Chiriaci che lo ospita e l’effettiva apertura del sito volute e portate a termine dall’amministrazione uscente (incaricando come direttrice la famosa scrittrice cittadina Assunta Scorpiniti), fanno ormai parte dell’orgoglio e delle prospettive di sviluppo culturale di tutti i cariatesi.
Solo, quindi, qualche domanda: come sta funzionando il MuMAM?
Quante unità vi lavorano? E di quale contratto beneficiano?
Soprattutto, come vengono reclutate, selezionate e retribuite le persone che vi lavorano? Vi è forse un bando pubblico o una procedura trasparente alla quale far concorrere e partecipare, se interessati, i giovani della nostra comunità?
Siamo certi che la Presidente del Consiglio, delegata alla cultura, in aperto conflitto di interesse, al pari dei suoi colleghi in giunta, rispetto agli incarichi professionali conferiti ad amici e parenti, saprà fornire attraverso le vie istituzionali anche su questo aspetto, ad oggi coperto da mistero o censura, tutti quei chiarimenti che sono obbligatori per chi riveste ruoli e funzioni pagate con le risorse pubbliche (Comunicato stampa).