Sibari. Mannaia pronta a decapitare la storica Stazione di Sibari, autentico snodo del traffico ferroviario che, oltre alla Piana ed alla città delle Terme, interessa tutti i comuni del Pollino e dell’Alto Jonio Cosentino. Per ragioni di sola geo-politica infatti sarebbe già in fase di progettazione la cosiddetta “Bretella di Sibari” che, passando per la frazione di Thurio, escluderebbe la Stazione di Sibari. Per contrastare questa sciagurata ipotesi si è costituito il Comitato spontaneo “Ritorno a Sibari” che si prefigge di tenere vivo il dibattito ed elaborare proposte “dal basso” sull’idea-progetto denominato appunto “Bretella di Sibari“ che in questi giorni comincia a circolare con una certa insistenza sui sistemi di informazione. Secondo quanto rileva il suddetto Comitato, si tratta in apparenza di un semplice Studio di Fattibilità di un’opera ferroviaria ufficialmente finalizzata a raccordare, con la realizzazione di una “bretella”, le due linee ferroviarie che dirette a Crotone e a Cosenza, bypassando il nodo ferroviario della Stazione di Sibari. Una continuità, quindi, fra i due tracciati, che, di fatto, escluderebbe e isolerebbe l’attuale Stazione Ferroviaria. “Le motivazioni ufficiali addotte nello Studio di Fattibilità, – si legge nella nota-stampa del Comitato – che sono da considerare del tutto pretestuose, sono riconducibili alla banale riduzione di soli 10 minuti dei tempi di percorrenza attualmente impiegati per l’inversione di marcia dei treni, che, provenendo da Crotone vanno verso Cosenza, e viceversa. Intanto, all’interno del Comitato – si legge ancora – ci chiediamo se la diminuzione dei tempi di percorrenza di soli 10 minuti, applicata peraltro ai pochissimi treni che circolano su quelle tratte, possa giustificare l’isolamento e persino la soppressione della storica Stazione di Sibari. Poichè la risposta è scontata, – incalza il Comitato “Ritorno a Sibari” – siamo certi che le finalità di questa sciagurata proposta siano di ben altra natura. Noi pensiamo – aggiungono i componenti del Comitato – che al di là delle motivazioni ufficiali e pretestuose, le vere finalità, quelle non dichiarate, siano di sola natura geo-politica e vadano ricercate in una visione molto ristretta e angusta delle dinamiche territoriali”. Non è infatti proponibile, secondo il Comitato, l’ipotesi di un’Alta Velocità estesa a Corigliano-Rossano, fino a Crotone, che tagli fuori la storica e strategica Stazione di Sibari. Si tratterebbe di un’autentica sciagura per Sibari e per tutto l’Alto Jonio Cosentino che resterebbero ancora più penalizzati e marginalizzati. Edè per questo che, secondo il Comitato, bisogna alzare la guardia e lavorare alacremente, insieme a tutti i cittadini, agli Imprenditori, alle Associazioni Locali, alla politica, quella seria però. Partendo dal basso e lavorando intensamente, senza danneggiare nessuno, neanche gli inventori della fantomatica “Bretella di Sibari “ si potranno elaborare ipotesi condivise e non dettate dalla sola geo-politica. “Il Comitato – si legge infine nella nota – ne ha già qualcuna in discussione, che necessita del supporto di tutti, di approfondite verifiche e condivisioni. E’ però urgente attivare, prima che sia tardi, le iniziative necessarie, atteso che sono già iniziati i sondaggi geotecnici per l’elaborazione del Progetto Definitivo della cosiddetta Bretella di Sibari”.
Pino La Rocca