“Stavolta la colpa è della nuvola di Fantozzi”. È per questo che ancora una volta Marina di Sibari si è allagata.Il coordinamento Cittadino “La Calabria che Vuoi” esige una spiegazione al disagio: «L’Amministrazione continua a non dare spiegazioni sensate agli oltre 2000 proprietari di abitazioni e attività commerciali del villaggio. Il tutto non può essere licenziato con le due paroline divenute il tormentone dell’estate sibarita: “bomba d’acqua”. O peggio, non si può archiviare la vicenda con l’equazione “che se piove e si allaga da altre parti, perché non si dovrebbe allagare Marina di Sibari? Se dai rubinetti di altre località sgorga acqua sporca, perché non dovrebbe sgorgare a Marina di Sibari?”». La Calabria che Vuoi chiede agli amministratori che «sino a qualche mese addietro, con esponenti autorevoli, non esitavano ad immortalarsi in foto con le maestranze che stavano ultimando i lavori di rifacimento delle piazzette, facciano chiarezza e dicano se i lavori per quasi tre milioni di euro che hanno interessato il villaggio, ed in particolare la piazzetta e la pista ciclabile, siano stati eseguiti a regola d’arte. Si, perché non ci si può dimenticare che sino allo scorso anno, seppur sprovvista di opere di urbanizzazione primarie, mai la piazzetta era diventata, per dirla simpaticamente, una piscina olimpionica con un “pescaggio” di oltre 20 centimetri di acqua, tale da consentirne la traversata in canoa».
“La Calabria che Vuoi” condanna anche l’atteggiamento contro “il regista occulto” che manovrerebbe contro il territorio e delle colpe della Regione Calabria targata Scopelliti, dalla quale l’allora consigliere regionale, Gianluca Gallo, allora sindaco e consigliere regionale, programmò ed ottenne l’unico finanziamento che il Villaggio Marina di Sibari ha mai ottenuto nella sua storia oramai quarantennale: «E si è fermata lì perché l’amministrazione Papasso si è occupata della progettazione ed esecuzione, assumendo la responsabilità piena di quello che succede».Ribatte il sindaco Papasso: «Su Marina di Sibari nessun silenzio. Ribadisco che si stanno facendo controlli rigorosi e della questione dei disagi che stanno interessando Marina di Sibari se ne parlerà in maniera approfondita e dettagliata nella prossima seduta di consiglio comunale convocato in maniera urgente che si terrà lunedì 19. Il mancato funzionamento dell’impianto, così come accertato dalla ditta D’Ambrogio, prontamente intervenuta, è stato dovuto al danneggiamento subito da uno degli interruttori all’interno della cabina Enel di via Magna Grecia».