Il gruppo di ricerca dell’Università della Calabria ha messo in relazione alcuni meccanismi molecolari presenti nella condizione di obesità alla maggiore incidenza del tumore al seno. La scoperta dei ricercatori calabresi apre allo sviluppo di nuove strategie terapeutiche
Il gruppo di ricerca, guidato da Sebastiano Andò, professore emerito di Patologia generale del dipartimento di Farmacia e scienze della salute e della nutrizione, ha messo in relazione alcuni meccanismi molecolari presenti nella condizione dell’obesità alla maggiore incidenza di alcune patologie oncologiche come il tumore mammario.
Lo studio evidenzia come l’alterazione nei soggetti obesi dei livelli circolanti di ormoni e di alcune molecole (citochine pro-infiammatorie e adipochine del tessuto adiposo), determini un microambiente favorevole alla crescita tumorale. In tale contesto, l’attenzione dei ricercatori calabresi è stata rivolta alla diminuita produzione di una proteina secreta dal tessuto adiposo: l’adiponectina, la cui bassa concentrazione favorirebbe la progressione del 70% dei tumori mammari.
Considerando come sino ad oggi siano ancora poche le evidenze scientifiche che correlano il ruolo delle adipochine circolanti alla insorgenza e progressione del cancro al seno, la ricerca dell’Unical apre scenari inediti, consentendo lo sviluppo e l’adozione di nuove strategie terapeutiche.
Il gruppo di ricerca. Allo studio finanziato dall’Airc e condotto dalla ricercatrice Daniela Naimo con la supervisione di Sebastiano Andò e Loredana Mauro, hanno collaborato Martina Forestiero, Alessandro Paoli, Rocco Malivindi, Luca Gelsomino, Balazs Gyorffy, Adele Elisabetta Leonetti, Francesca Giordano, Salvatore Panza, Francesca Luisa Conforti, Paola Ruffo e Maria Luisa Panno.
L’International Journal of Cancer (IJC) è la rivista ufficiale dell’Unione per il controllo internazionale del cancro-UICC, la massima organizzazione internazionale non governativa dedicata all’argomento. Fondata nel 1933 con sede a Ginevra, l’UICC unisce oltre 300 membri, specializzati e coinvolti nell’attività di controllo del cancro, in più di 100 Paesi nel mondo. La missione dell’UICC è connettere, mobilitare e supportare organizzazioni, esperti, stakeholder e volontari in una comunità dinamica finalizzata a modificare sin da ora e per le nuove generazioni lo stesso vissuto sociale della patologia oncologica oggi intesa come malattia curabile.
Fonte: dipartimento di Farmacia e scienze della salute e della nutrizione