CARIATI. Sono passati circa due mesi dalla celebrazione di un consiglio comunale-farsa nel quale la Giunta Minò ha prima tentato di camuffare il punto all’ordine del giorno relativo alle sentenze di condanna de Il Vascellero per poi non fornire alcuna risposta alla nostra ennesima interrogazione su come si intende valorizzare quei beni occupati da quella struttura e restituiti dal giudice alla popolazione di Cariati.
A ribadirlo è il Gruppo de L’Alternativa C’è sottolineando che a fronte dell’inerzia e dell’assoluta assenza di trasparenza del Sindaco e della sua Giunta su questa vicenda che è di legalità, di giustizia, di rispetto delle regole e di corretta gestione del patrimonio pubblico recuperato per la comunità, secondo insistenti indiscrezioni, su quei terreni comunali che la magistratura ha definitivamente riconosciuto occupati illegittimamente da Il Vascellero sarebbero in corso lavori di demolizione e ricostruzione immobili.
Qualora fosse vero, l’Amministrazione Comunale ne è al corrente?
Gli uffici comunali, che paiono invece fermi sul punto, ne sanno qualcosa?
Sarebbero state richieste le relative e prescritte autorizzazioni?
Sempre secondo indiscrezioni ad essere interessati da questi lavori potrebbero essere proprio quelle particelle di proprietà comunali e che, quindi, dovevano e devono essere restituite da Il Vascellero ai cittadini. La Segretaria Comunale, responsabile anticorruzione e trasparenza, è informata di ciò?
Ma, soprattutto – incalzano – l’Amministrazione Comunale e gli uffici competenti hanno posto in essere tutti gli atti necessari per entrare in possesso dei beni comunali sulla base delle sentenze di condanna definitiva che rappresentano già un titolo esecutivo? Cosa stanno facendo in merito l’ufficio urbanistica e l’ufficio del patrimonio?
Inoltre, sono state avviate le procedure per il recupero almeno delle spese legali addebitate dal giudice al Vascellero? O si è ancora irresponsabilmente immobili su tutta la linea?
Al netto di proclami ed annunci e della sistematica auto-esaltazione sui social per l’avvio di lavori tutti ereditati e finanziati dalla passata amministrazione, al di là della evidente frenesia per tutto ciò che ha a che fare con aggiudicazioni ed incarichi ad amici e parenti, oltre la capacità, quella sì straordinaria – scandisce L’Alternativa C’è – di spreco delle risorse pubbliche in tutte le direzioni e con evidente spregio di leggi e regolamenti, il carattere distintivo di Minò e dei suoi assessori che vivono alla giornata, isolati dal resto del territorio, assenti nel confronto istituzionale territoriale e regionale, resta purtroppo per i Cariatesi l’allergia incurabile alla trasparenza amministrativa ed il vuoto di visione e programmazione.
Il rispetto delle regole e la promozione e difesa della legalità in tutti gli ambiti di intervento della pubblica amministrazione – conclude L’Alternativa C’è – capisaldi e metodi di governo dai quali fino a qualche mese fa la cittadinanza sapeva di essere garantita, sembrano essere stati spazzati via dalla irresponsabilità e incapacità di governo dall’attuale compagine di solisti e prime donne.