Presidio a Villapiana, nei pressi della rinomata azienda Webuild, dove si è tenuto un flash mob che ha fatto eco a una protesta nazionale contro le morti bianche e gli appalti a cascata. Organizzato dai sindacati Cgil e Uil, l’evento è stato presieduto da Giuseppe De Lorenzo, segretario della Fillea Provinciale Cgil Cosenza-Pollino, che ha espresso fermezza nel rivendicare i diritti dei lavoratori e una maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’azienda Webuild, considerata un fiore all’occhiello per il territorio, è stata scelta come luogo simbolico per la protesta, poiché rappresenta un modello di sicurezza e rispetto dei diritti dei lavoratori. Tuttavia, al di fuori di questo luogo privilegiato, si registrano ancora troppe tragedie legate al lavoro, come recentemente accaduto a Castrovillari e a Firenze, dove lavoratori hanno perso la vita in incidenti evitabili. La protesta si è focalizzata principalmente sugli appalti a cascata, pratica diffusa che porta con sé un aumento dell’insicurezza sul lavoro e un numero sempre più elevato di morti bianche. I sindacati hanno sottolineato l’urgente necessità di porre fine a questa prassi, che mette a rischio la vita dei lavoratori in cambio di risparmi economici per le imprese.
«Non possiamo accettare più morti sul lavoro», ha dichiarato De Lorenzo, «è inaccettabile che nel nostro territorio si verifichino quasi 100 morti all’anno, sia sui cantieri che negli altri ambienti lavorativi. Dobbiamo agire per fermare questa tragedia che si ripete, così come è accaduto a Roseto, a Castrovillari e in tutta la provincia».
I sindacati hanno chiesto l’inasprimento delle sanzioni per le aziende che trascurano le norme di sicurezza e mettono a rischio la vita dei propri dipendenti. Hanno ribadito la necessità di garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso per tutti i lavoratori, specialmente nei cantieri edili, dove i rischi sono particolarmente elevati. «Qui a Villapiana possiamo dimostrare che è possibile garantire la sicurezza sul lavoro e proteggere i diritti dei lavoratori, ha continuato De Lorenzo. Dobbiamo lavorare insieme per evitare altre tragedie e assicurare che ogni lavoratore possa fare il proprio dovere senza mettere a repentaglio la propria vita».
La protesta a Villapiana è stata solo una delle molte iniziative organizzate in tutta Italia per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla gravità della situazione e chiedere interventi concreti per porre fine alle morti bianche e garantire la sicurezza sul lavoro per tutti. L’appello è rivolto a tutte le cariche istituzionali affinché si intensifichino i controlli e la sorveglianza. «È necessario aumentare sia il numero degli ispettori che le ispezioni sul campo, oltre a promuovere una maggiore frequenza delle visite ispettive e delle verifiche. Inoltre, è fondamentale che le sanzioni per le violazioni vengano rafforzate, quindi è essenziale un impegno politico concreto per garantire che le leggi siano applicate efficacemente. Questo richiede un impegno determinato da parte di coloro che dettano le normative e coloro che ne supervisionano l’attuazione, nonché la necessità di fornire le risorse adeguate per garantire un’applicazione efficace delle regole». Secondo il sindacalista «la legislazione vigente è stata oggetto di tentativi di modifica che si sono rivelati fallimentari. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata come un costo aggiuntivo per le imprese, bensì come una priorità assoluta. Prima di avviare qualsiasi progetto o cantiere, è essenziale garantire che siano presenti le misure di sicurezza necessarie per proteggere i lavoratori e prevenire incidenti sul posto di lavoro».