Villapiana ancora al centro dei riflettori giudiziari dove l’ex sindaco Paolo Montalti e alcuni consiglieri sono stati oggetto di una mozione di sfiducia approvata dal Consiglio Comunale il 30 gennaio 2024. Tuttavia, questa decisione non è passata inosservata e ha portato a un ricorso presentato al Tar Calabria da parte del Sindaco, insieme a due consiglieri comunali non convocati per la seduta consiliare contestata. La difesa, rappresentata dall’Avvocato Oreste Morcavallo, contesta diversi aspetti procedurali relativi alla mozione di sfiducia. Innanzitutto, viene sollevata l’illegittima convocazione del Consiglio Comunale, avvenuta senza la presenza dei due consiglieri ricorrenti. Questo punto è stato fondamentale nella decisione del Tar di rigettare la domanda cautelare, condannando i ricorrenti alle spese giudiziali. Secondo l’Avv. Morcavallo, il Tar avrebbe trascurato aspetti fondamentali della questione, come la mancata convocazione dei consiglieri e l’errata interpretazione delle norme procedurali. Inoltre, si solleva il fatto che la mozione di sfiducia si fondi su circostanze infondate, riguardanti presunte violazioni normative da parte del Sindaco.
Al centro della controversia vi è anche la nomina dell’Amministratore unico della società BSV e dello staff del Sindaco, che, secondo la difesa, sono avvenute nel rispetto delle norme e con il consenso degli stessi consiglieri che hanno proposto la mozione di sfiducia.
La situazione è resa ancora più delicata dalla sospensione del Consiglio Comunale decretata dal Prefetto di Cosenza, con la nomina di un Commissario prefettizio per la gestione dell’Ente, decisione contestata per illegittimità derivata.
La battaglia legale si annuncia lunga e complessa, con il Consiglio di Stato chiamato a valutare le ragioni delle parti in causa. Intanto, i cittadini di Villapiana osservano con interesse lo svolgersi degli eventi, consapevoli dell’importanza di una corretta applicazione delle norme nel rispetto della tenuta democratica.