Sempre più giovani si ammalano di diabete. Secondo i dati del ministero della salute gli italiani affetti da diabete tipo 2 sono circa il 6% della popolazione, cioè quasi 4 milioni di persone; dato che si ritiene sottostimato in quanto si suppone che ci siano circa 1,5 milione di persone a cui tuttavia la malattia non è ancora stata diagnosticata. Cresce soprattutto il diabete tipo 2, che rappresenta circa il 90% dei casi ed è fortemente legato ad una iperalimentazione e a scarsa attività fisica, fattore di rischio della Sindrome Metabolica, patologia ancor più complessa. Nelle ultime ore due incontri sul tema sono stati tenuti negli IIS “Green Falcone Borsellino” che ha visto coinvolta una platea di circa 200 studenti. L’incontro è stato fortemente voluto dal dirigente scolastico Alfonso Perna: « Abbiamo istituto la commissione salute – ha affermato Perna – in quanto credo che le tematiche riguardanti la salute siano sempre più importanti da affrontare con i nostri giovani».
A relazionare sul rapporto “Giovani e Diabete” il dirigente medico Pia Salerno responsabile ambulatorio di diabetologia dello Spoke di Corigliano Rossano. «Nell’ambulatorio di diabietologia si vedono sempre più giovani – ha affermato la dott.ssa Salerno – e cogliamo spesso l’allarme lanciato dai pediatri che segnalano casi nella fascia di età tra i 14 ed i 16 anni. Quello che bisogna fare – continua la dott.ssa Salerno – è correggere assolutamente le abitudini alimentari e inserire l’attività fisica».
Nei giorni precedenti ai ragazzi sono stati somministrati dei diari alimentari per una settimana. Dai dati raccolti ed elaborati è emerso il quadro allarmante: la stragrande maggioranza dei ragazzi mangia in maniera poco sana.
L’informazione sulla tematica è fondamentale e deve partire anche dalle famiglie. La scuola svolge il suo ruolo attraverso la commissione salute citata dal dirigente scolastico. A riportarne le indicazioni ed il lavoro svolto, la docente Pasqualina Sprovieri, nutrizionista e componente della stessa. «La commissione si occupa principalmente della salute dello studente – ha affermato la Sprovieri – bisogna informare i ragazzi dei rischi che si corrono con una scorretta alimentazione. L’ideale sarebbe avere nelle scuole – chiosa la Sprovieri – punti di ristoro con frutta fresca e secca, yogurt e non solo panini».
Gli studenti sono stati particolarmente coinvolti, hanno posto domande e quesiti ai relatori ottenendo puntuali risposte. L’auspicio è che possano far tesoro di quanto appreso.