La situazione lavorativa di 28 dipendenti specializzati di un’azienda, operante sotto appalto per conto della Webuild – Sirio, si presenta incerta e preoccupante. L’azienda, incaricata della realizzazione della statale 106 jonica Sibari – Roseto, è stata coinvolta in controversie che hanno portato alla rescissione del contratto da parte della committenza. Questo drastico passo avrà un impatto devastante sulla vita dei lavoratori, 28 padri di famiglia, che si troveranno prossimamente a fare i conti con l’indennità di disoccupazione. L’annuncio della rescissione del contratto ha scatenato la reazione immediata dei dipendenti, che domani si preparano a scioperare davanti alla sede di Villapiana. L’obiettivo del loro atto di protesta è chiarire il proprio destino e ottenere chiarezza sulla situazione che li attende. La CGIL, tramite il suo rappresentante Andrea Ferrone, ha già espresso la sua solidarietà e ha sottolineato l’importanza di mantenere tutte le tutele possibili per i lavoratori interessati. In particolare, si è fatto riferimento alla necessità di proteggere i diritti dei dipendenti anche in relazione all’azienda che subentrerà nell’appalto.
La radice di questa crisi sembra risiedere in controlli avviati da Anas, che hanno probabilmente evidenziato problematiche o discrepanze nell’operato dell’azienda. Tuttavia, i lavoratori si trovano ora a pagare il prezzo più alto per questa situazione, trovandosi improvvisamente senza lavoro e con un futuro incerto.
In questo contesto di incertezza e precarietà, i dipendenti cercano di far sentire la propria voce e di difendere i propri diritti fondamentali. La protesta di domani davanti alla sede di Villapiana è un segnale chiaro della determinazione e della solidarietà di questi lavoratori di fronte alle difficoltà che devono affrontare.