Usa la locuzione latina “ab imis” il giornalista Anselmo Lorecchio (1843 – 1924) di Pallagorio (KR) per illustrare a mezzo stampa l’idea di riformare totalmente il Collegio di Sant’ Adriano, perché scrive “ognuno di noi ha il dovere di far sagrifizio di buona parte della proverbiale tenacia nella propria opinione e di avere il coraggio di far divorzio dai vecchi pregiudii, se si vuole veramente approdare ad alcun che di utile e di decoroso per l’onor nostro nazionale”.
Precisa, inoltre, che sono questi i concetti informatori nella questione, dopo aver riportato la lettera, che chiama “primo memoriale”, indirizzata al Ministro di Grazia e Giustizia e dei Culti.
Nella missiva, dopo una prima parte di carattere storico in cui si riportano i momenti più salienti delle vicende del glorioso Istituto, il Direttore Anselmo Lorecchio ribadisce “di non esagerare: se si arrivasse, per avventura, a costituire in S. Adriano un Istituto, dirò così, Internazionale, cioè da valere anche per gli Albanesi di oltre mare …”.
Per queste indicazioni spera che le autorità ministeriali sappiano valutare ed armonizzare i seguenti punti delle proposte indicate: chiusura temporanea del Collegio di S. Adriano; affidamento dell’ Amministrazione ad un regio Commissario; nomina di un Commissario speciale; chiusura della durata di un solo anno o al massimo due … E altre proposte relative alle rendite del Collegio, alla istituzione di una Commissione speciale, al rigoroso rispetto alle “tavole di fondazione”.
L’articolo si conclude con l’invito “all’ E. V. di provvedere perché l’Ufficio del Genio Civile di Cosenza compili un progetto nelle modeste proporzioni dianzi indicate”.
Anselmo Lorecchio è stato avvocato, giornalista, politico, poeta e scrittore arbëresh. Fondatore e amministratore della rivista La Nazione Albanese e autore di diverse opere letterarie sull’indipendenza dell’Albania.
Ottenuta la laurea in Giurisprudenza, divenne Procuratore presso la Corte d’appello di Napoli. Nel 1895, tramite invito pubblicato sul giornale Il Mattino, partecipò al ” Primo Congresso degli Albanesi d’Italia” svoltosi a Corigliano Calabro, presieduto da Girolamo De Rada.
Gennaro De Cicco