CORIGLIANO-ROSSANO. Da cinque anni negli uffici comunali l’occupante temporaneo di Palazzo Bianchi e Piazza Santi Anargiri sta generando solo confusione. Consumato dalla cultura del sospetto per cui ciò che è stato prima di lui è sporco e cattivo, è riuscito a creare all’interno degli uffici un clima di tensione e di poca armonia, un’autentica Babele, con la distinzione tra figli e figliatri, tra chi lo sostiene e chi ha la colpa di fare unicamente il suo lavoro.
È inutile sottolineare che saper valorizzare e rispettare le risorse umane, instaurando con i dipendenti comunali un rapporto costruttivo e di confronto constante, è la leva più importante per il miglior funzionamento di qualsiasi macchina burocratica. E se ciò vale in generale, diventa ancor di più cruciale e strategico in questa complessa fase di unificazione reale degli apparati comunali delle due originarie città di Corigliano e di Rossano, da sei anni fuse nella grande città, ma che viene ancora amministrata come due Municipi distinti e separati.
Senza capacità di ascolto non si governa nessun apparato e nessuna città, ascoltare serve a evitare incomprensioni, fratture e disagi negli uffici comunali, incrementati continuamente con trasferimenti punitivi dei dipendenti non reputati fidati, sballottolati alla meno peggio da Corigliano a Rossano e viceversa.
Senza capacità di ascolto non si governa nessun apparato e nessuna città, ascoltare serve a evitare incomprensioni, fratture e disagi negli uffici comunali, incrementati continuamente con trasferimenti punitivi dei dipendenti non reputati fidati, sballottolati alla meno peggio da Corigliano a Rossano e viceversa.
Il sindaco Stasi accecato dal pregiudizio non riesce a non classificare i dipendenti comunali di Serie A e B. Ad alcuni vengono concessi privilegi, come straordinari che superano l’importo mensile dello stipendio, mentre ad altri vengono negati senza alcuna valida motivazione. Dipendenti che vivono e commentano sui social anche negli orari di lavoro. Tra i dipendenti fidati c’è chi si permette il lusso di utilizzare tutto il giorno tutti i giorni l’auto del Comune, con il carburante del Comune, per faccende private, per andare a fare la spesa, per accompagnare il figli a scuola. Alcune auto comunali addirittura parcheggiate la notte sotto casa di dipendenti. A tutta l’amministrazione Stasi, ricordiamo che tutto questo è un reato e si chiama peculato.
Ciliegina sulla torta della macchina comunale guidata senza patente è l’organizzazione verticistica. Dirigenti nominati pronti a eseguire qualsiasi tipo di disposizioni dell’amministrazione (dei concorsi a dirigente ne parleremo prestissimo).
Bisogna riportare autorevolezza, ripristinare le regole che sono saltate, trasmettere messaggi chiari ed inequivoci al personale, ridare dignità alla macchina comunale e rimetterla al servizio del cittadino. Sono sicuro che Pasqualina Straface con la sua determinazione, la sua autorevolezza ma soprattutto l’amore per questa città riuscirà in questa impresa.
Bisogna riportare autorevolezza, ripristinare le regole che sono saltate, trasmettere messaggi chiari ed inequivoci al personale, ridare dignità alla macchina comunale e rimetterla al servizio del cittadino. Sono sicuro che Pasqualina Straface con la sua determinazione, la sua autorevolezza ma soprattutto l’amore per questa città riuscirà in questa impresa.
Comunicato stampa
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