La costituzione di una lista unitaria non ha avuto sbocchi positivi; ora Rinascita Civica si assume la responsabilità di proporre ai cittadini villapianesi un percorso realmente alternativo rispetto alle amministrazioni degli ultimi 10 anni.
Il Movimento abbandona il tavolo di coordinamento al suo destino, non avendo raggiunto nessuno degli obiettivi che si erano prefissati in pubblico: non si è perseguita una reale unità basata sul rispetto ed il riconoscimento delle forze presenti al tavolo; non si è minimamente lavorato per una proposta alternativa e discontinua con le amministrazioni degli ultimi dieci anni. Rinascita Civica ha continuamente tentato – anche cedendo progressivamente sulle posizioni iniziali – di indirizzare gli sforzi per raggiungere una proposta unitaria ed alternativa.
A distanza di mesi ci siamo dovuti ricredere.
Il movimento Rinascita Civica ha lavorato in questi mesi alla realizzazione di un progetto politico unitario, alternativo e discontinuo con i metodi amministrativi dell’uscente maggioranza consiliare, credendo che un tale progetto fosse non solo necessario e utile ma anche condiviso dalle altre forze politiche che pure volevano porsi in modo alternativo alle amministrazioni degli ultimi 10 anni. Abbiamo creduto che tale esigenza fosse condivisa con la maturità necessaria perché ciò si concretizzasse; a quasi otto mesi dal suo avvio dobbiamo, nostro malgrado, riconoscere che quel percorso è fallito.
In questo periodo si è sempre interagito con tutti, secondo una logica collaborativa e costruttiva, ma abbiamo dovuto constatare che non era assolutamente inteso che la necessità di allearsi con membri dell’uscente maggioranza doveva coniugarsi con l’esigenza di una discontinuità dallo stile verticistico e dal progetto politico della scorsa maggioranza. Inoltre abbiamo riscontrato la volontà a non affrontare nel merito questioni caratterizzanti della gestione amministrativa. Nessuna garanzia sulla reale volontà di cambiamento ci è stata fornita.
Da settembre 2023, con la nascita del movimento, abbiamo avviato, un dialogo con altri partiti e gruppi organizzati mostrando la nostra reale disponibilità a cercare una sintesi tra le anime che si vedevano alternative alla maggioranza uscente puntando ad un programma rinnovato, utile al territorio e vicino ai bisogni della gente; un’idea di amministrazione condivisa non verticistica, fondata sulle regole dell’apertura alla cittadinanza attiva e la partecipazione e collaborazione concreta dei cittadini.
In questo percorso abbiamo più volte dimostrato realmente e responsabilmente la nostra disponibilità a cercare soluzioni piuttosto che dissidi, ci siamo resi realmente disponibili al dialogo cedendo, spesso, il passo anche su questioni importanti.
Quando si è arrivati alla proposta della candidatura a sindaco Rinascita Civica, con il supporto del gruppo Villapiana Alternativa e del gruppo di minoranza consiliare Insieme per Villapiana, ha proposto la candidatura di Domenico Filardi, leader del movimento Rinascita Civica; una candidatura significativa, fatta di storia, di un percorso politico amministrativo evidentemente alternativo agli ultimi anni di amministrazione, una candidatura costruita in questi anni sul rispetto delle regole, sulla tutela dei principi di legalità e trasparenza, una candidatura chiaramente riconoscibile in termini di discontinuità.
In alternativa è stata posta sul tavolo la candidatura di Graziella Grillo sulla cui figura c’è stata la convergenza dei consiglieri di maggioranza dimissionari, del Partito Democratico (conseguentemente ad una votazione d’assemblea degli iscritti) e del consigliere Michele Grande del gruppo Siamo Villapiana, rappresentante della Lega.
Da subito si è capito che questo confronto avrebbe creato una impasse e, in virtù della responsabilità che ha sempre contraddistinto il lavoro del movimento Rinascita Civica, abbiamo mostrato la nostra disponibilità a ritirare la candidatura di Domenico Filardi nel solo interesse di evitare la frammentazione del fronte unitario.
Alla nostra assunzione di responsabilità, purtroppo, non è seguita una uguale disponibilità da parte dei componenti del tavolo a considerare il valore politico ed amministrativo e la storia che Rinascita Civica rappresenta. Contemporaneamente abbiamo preso atto della indisponibilità a discutere le nostre proposte e la volontà a perpetuare una metodologia politica che esclude il confronto sulla validità dei contenuti programmatici. Questo ci porta oggi a dichiarare fallito il progetto di costituzione di una lista unitaria. Il progetto che era partito per rappresentare l’alternativa, non ha trovato un’area di confronto e di dibattito politico costruttivo, anzi non è stato preso proprio in considerazione. Con amarezza Rinascita Civica ha preso atto della impossibilità di un progetto unitario e condiviso per le scelte che gli altri hanno operato secondo logiche più vicine e contigue con la vecchia maggioranza. Anzi addirittura con una presenza prevalente: candidatura a sindaco e due candidati in lista rappresentanti di spicco dell’ultima maggioranza consiliare. Più contiguità di così! È alternativa questa?
Rinascita Civica sarà con coerenza presente alla competizione elettorale ed esprimerà quei principi di alternativa e discontinuità, fondanti della proposta politica elettorale per queste amministrative. (comunicato stampa)