Ogni anno, l’anniversario della liberazione rappresenta un momento impotante per riflettere sul valore della libertà e sui traguardi conquistati nel corso della storia. È un’occasione per commemorare gli sforzi e i sacrifici di coloro che hanno lottato per difendere i principi fondamentali su cui si fonda la nostra società.
Tuttavia, in un momento in cui il mondo è ancora teatro di conflitti e tensioni, è importante guardare oltre la retorica e interrogarci sinceramente sul significato reale della libertà nella nostra vita quotidiana. Non possiamo permetterci di celebrare un’idea astratta di libertà mentre ignoriamo le restrizioni e le ingiustizie che ancora affliggono molte persone nel nostro Paese.
Innanzitutto, dobbiamo riconoscere che la nostra Costituzione, lodata in tutto il mondo per i suoi principi progressisti, non sempre viene rispettata come dovrebbe. Troppo spesso, assistiamo a interpretazioni discutibili e violazioni dei diritti garantiti dalla Costituzione stessa. Il monopolio politico che condiziona la magistratura e i media rappresenta solo una delle molte forme di limitazione della libertà individuale. Due settori vitali per la tenuta democratica del nostro Paese fortemente compromessi.
E come per ogni cosa i modelli nazionali hanno ripercussioni sulle periferie. Siamo prossimi a elezioni comunali che, come spesso accade, diventano un triste spettacolo di candidati che cercano il potere senza avere una visione chiara del territorio o degli interessi veri dei cittadini. Il tessuto economico è in imbarazzo, ricattato da una classe politica che mostra carenze ideologiche e un’incapacità cronica di innovazione. Pertanto, mentre celebriamo la liberazione, dobbiamo chiederci se siamo veramente liberi. La libertà non è solo l’assenza di catene fisiche, ma anche la possibilità di esprimere le proprie opinioni senza timore di ripercussioni, di partecipare attivamente alla vita politica senza subire influenze indebite, di vivere in un ambiente in cui i diritti civili e umani sono rispettati incondizionatamente. Ed è per queste ragioni che poi si registra una scarsa qualità dei consigli comunali sempre più disertati dai cittadini.
La liberazione non è solo un evento storico da commemorare, ma un ideale da perseguire costantemente nella nostra società. Solo quando ogni individuo potrà godere pienamente dei suoi diritti e libertà potremo veramente dire di essere liberi. La nostra celebrazione della liberazione deve essere anche un momento di riflessione critica e di impegno per un futuro in cui la vera libertà sia alla portata di tutti.
Matteo Lauria – Direttore I&C