Il Gup del Tribunale di Catanzaro scioglie la riserva per l’omicidio avvenuto a Schiavonea nel maggio del 2022. Rigettate le richieste delle parti civili –
Il Gup del Tribunale di Catanzaro ha emesso la sentenza nel caso dell’omicidio di Pasquale Aquino, avvenuto il 3 maggio del 2022 a Schiavonea di Corigliano-Rossano. Dopo un processo che ha coinvolto undici indagati alcuni dei quali hanno scelto il rito ordinario, il Giudice per le Indagini Preliminari, Chiara Esposito, ha sciolto la riserva per quattro imputati che hanno invece optato per il rito alternativo abbreviato, condanne piuttosto contenute: Maria Domenico Matteo Arcidiacono, Giovanni Arturi, Antonio Pio Carvelli e Antonio Martino sono stati dichiarati colpevoli e condannati a pene che vanno dai 10 mesi e 20 giorni fino a 6 anni e 4 mesi di reclusione.
I quattro sono rappresentanti dagli avvocati Ettore Zagarese, Francesco Nicoletti, Antonio Pucci e Giovanni Scatozza. Rigettate le richieste di risarcimento danni per le parti civili. L’inchiesta, nel suo complesso, non si è limitata all’omicidio di Aquino, ma ha anche tentato di fare luce sul tentato omicidio di Cosimo Marchese, avvenuto il 1° giugno successivo a Corigliano-Rossano. Le accuse hanno incluso anche il possesso e l’occultamento di un arsenale d’armi, alcune delle quali impiegate nei due delitti, insieme al traffico di sostanze stupefacenti e danneggiamenti al territorio cittadino, tutti associati alla criminalità organizzata.