Negli ultimi tempi, l’attenzione di una parte della stampa nazionale si è finalmente spostata sui tragici casi di morti premature che si stanno verificando nella nostra società. Un tema che, purtroppo, è stato a lungo trascurato e minimizzato. Oggi, finalmente, si inizia a porre la luce su queste dolorose realtà, ma ciò avviene in un contesto in cui la questione dei vaccini è diventata oggetto di accesi dibattiti e di visioni contrastanti.
Eppure, come è possibile che lo Stato, pur di fronte a un numero così preoccupante di morti premature, non abbia ancora preso misure efficaci per affrontare questo problema? Si dovrebbe porre maggiore attenzione alle correlazioni tra il vaccino e le forme patologiche già esistenti, che potrebbero essere state accelerare o riaccese dal vaccino stesso. Queste sono questioni di una gravità inaudita che richiedono una risposta chiara e una riflessione approfondita.
È inaccettabile che, mentre siamo immersi in dibattiti politici su argomenti di minore importanza, come il ritorno al fascismo o all’antifascismo, ci sia così poco interesse e impegno nel risolvere una questione così urgente e grave come la salute e la sicurezza dei cittadini.
È ora di agire con responsabilità e di mettere al centro del dibattito pubblico le questioni che realmente contano per il benessere della nostra società. È tempo di fare tutto il possibile per garantire la sicurezza e la protezione di tutti i cittadini, e ciò include un approccio prudente e attento verso la questione dei vaccini e delle morti premature.
Non possiamo permetterci di ignorare o minimizzare queste tragedie. È tempo di porre fine all’indifferenza e di agire con determinazione per trovare soluzioni efficaci e durature. Solo così potremo veramente proteggere la vita e la salute di tutti.
Matteo Lauria – Direttore I&C