L’imprenditore Roberto Rugna è il neo presidente di Ance Calabria, l’Associazione regionale dei Costruttori Edili aderenti a Confindustria, per i prossimi 4 anni. Succede a Giovan Battista Perciaccante che ha guidato il collegio dei costruttori calabresi dal 2019 e che sta svolgendo gli incarichi di vicepresidente nazionale di Ance con delega al Mezzogiorno e alle Isole e di presidente di Confindustria Cosenza.
Ad eleggerlo, nella sede di Ance Calabria a Catanzaro, l’assemblea dei delegati a cui hanno partecipato, tra gli altri, i presidenti delle sedi di Ance di Catanzaro Luigi Alfieri, di Cosenza Giuseppe Galiano, di Vibo Valentia Domenico Letizia, di Crotone Giuseppe Sammarco e di Reggio Calabria Michele Laganà con il direttore di Ance Calabria Luigi Leone ed il direttore di Ance e Confindustria Cosenza Rosario Branda. Presente, tra gli altri, il vicepresidente designato di Confindustria Natale Mazzuca.
Unanime apprezzamento per il lavoro portato avanti negli anni è andato al presidente uscente Giovan Battista Perciaccante “che ha saputo traghettare l’associazione verso risultati importanti per la categoria – uno tra tanti l’aggiornamento del prezzario regionale dei lavori pubblici – in un periodo non facile per l’economia”. Il presidente Perciaccante ha ringraziato i colleghi e formulato i migliori auguri di buon lavoro al collega Rugna “che affiancheremo per come sempre fatto per costruire insieme nuove pagine per lo sviluppo del territorio”.
Nel corso del suo intervento, il presidente di Ance Calabria Rugna, ha ringraziato i colleghi per la fiducia accordatagli e ha effettuato una disamina sull’andamento del settore. “Le costruzioni in Calabria, analogamente a quanto avvenuto, nel 2023 hanno contribuito per circa un terzo alla crescita del PIL (che in Italia è complessivamente aumentato dello 0.9%). La crescita risulta trainata dagli investimenti per la riqualificazione abitativa, stimolata ancora una volta dagli incentivi fiscali. Importante risulta anche l’apporto fornito dal comparto delle opere pubbliche, sul quale incidono positivamente l’avvio di importanti lavori previsti nel PNRR e la chiusura, al 31 dicembre 2023, della programmazione 2014- 2020 dei fondi strutturali europei”.
Il presidente Roberto Rugna si è detto però “preoccupato per i prossimi mesi perché il quadro sta cambiando: assisteremo ad una significativa contrazione degli investimenti in costruzioni. Tale risultato, oltre che di un contesto macroeconomico altamente incerto, risente soprattutto del mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria, a seguito del venir meno dello strumento della cessione del credito/sconto in fattura. Segni negativi si registrano pure per la nuova edilizia abitativa e il non residenziale privato; di contro, si prevede un’ulteriore e sostenuta crescita negli investimenti in opere pubbliche, legata alla necessaria accelerazione degli investimenti del PNRR. Fino al 2026 c’è il PNRR, ma dopo? Come categoria non chiediamo aiuti, ma una prospettiva”.
Il presidente Rugna, insieme al Past Presidente Perciaccante ed ai colleghi Alfieri, Galiano, Laganà, Letizia e Sammarco hanno sottolineato come “la rapida attuazione del PNRR rischia di essere messa a repentaglio dalla mancata risoluzione delle problematiche dei pagamenti della pubblica amministrazione e delle semplificazioni procedurali. Riguardo al primo tema, nel corso degli ultimi mesi, sono aumentati i ritardi di pagamento alle imprese di costruzioni ed i nostri uffici ricevono ogni giorno segnali di allarme di ulteriori rallentamenti.
Per rispettare le stringenti scadenze del PNRR è invece indispensabile che le imprese siano pagate tempestivamente. In materia di semplificazioni, non vengono tuttavia proposte nuove soluzioni strutturali alle lungaggini burocratiche che ancora caratterizzano la realizzazione delle opere pubbliche in Italia. L’unica soluzione prospettata è, ancora una volta, un ampio ricorso a Commissari straordinari e, a discrezione del Governo, a procedure derogatorie. Su questo ed altro continueremo a fare la nostra parte, con volontà propositiva ma ferma nel rivendicare l’attenzione che la filiera dell’edilizia merita”.
Comunicato stampa