Ancora fibrillazioni nella maggioranza che sostiene il sindaco Stefano Mascaro. L’assegnazione della delega assessorile all’avvocato Nicola Candiano, in quota Pd, sta mettendo a dura prova gli equilibri politici di governo, con forti malumori sia all’interno del movimento “Il Coraggio di cambiare l’Italia”, sia all’interno del Partito democratico. Al momento, sia pur con qualche distinguo, la mossa di Mascaro, che si è dimostrato caparbio proseguendo per la propria strada e in autonomia, ha scontentato entrambe le forze politiche. E dopo il vibrato botta e risposta con il segretario provinciale del Cci Aldo Marino, il consigliere comunale del Cci Piero Lucisano si mostra più “morbido”, attendendo i prossimi sviluppi, anche alla luce di ciò che decideranno i partiti, e ponendosi in una situazione di “stand-by”. Tutt’altro clima si respira invece in casa Pd, dove non solo vi è da fare i conti con una scelta che suscitato non pochi malumori (soprattutto tra coloro i quali si attendevano qualcosa in più) ma vi è da risolvere anche l’evidente divergenza tra la posizione, più “morbida” del segretario provinciale Luigi Guglielmelli e quella contenuta in una nota congiunta sottoscritta dallo stesso Guglielmelli, dal segretario regionale Ernesto Magorno e dal segretario cittadino Francesco Madeo. Insomma i mal di pancia lievitano a più non posso, mentre si attende la risposta di Mascaro sull’incontro richiesto. E non si escludono sviluppi. Intanto per l’assegnazione delle ulteriori deleghe, sembra restare in piedi l’ipotesi di Vincenzo Scarcello (CCI).