La consegna è prevista per l’agosto del 2026. Soddisfazione è stata espressa dai vertici aziendali, Anas e Prefetto – I lavori del Terzo Megalotto della Strada Statale Jonica (SS 106) hanno raggiunto un importante traguardo con l’abbattimento dell’ultimo diaframma nella canna nord della galleria naturale Roseto 1. Questo significativo passo avanti è stato compiuto grazie all’impegno di Webuild, incaricata da ANAS (Gruppo FS Italiane) di supervisionare la realizzazione di questa infrastruttura fondamentale per il collegamento dei litorali jonici di Calabria, Basilicata e Puglia. La galleria Roseto 1, lunga circa 1.200 metri e a doppia corsia, rappresenta una delle componenti essenziali del Terzo Megalotto, il principale intervento lungo il tratto calabrese della SS 106. Una volta completata, questa opera contribuirà significativamente a migliorare l’accessibilità dei comuni costieri e a garantire un aumento della sicurezza stradale, unendo gli assi autostradali A14 e A2. Iniziato nel maggio 2020, il progetto ha coinvolto circa 1200 lavoratori diretti e terzi, con il supporto di oltre 880 imprese, in gran parte del Sud Italia. Nonostante i significativi progressi già compiuti, rimane ancora da realizzare il 39% dei lavori della Roseto-Sibari, evidenziando la determinazione e l’impegno necessari per portare a termine con successo questo progetto di grande rilevanza per lo sviluppo infrastrutturale del Sud Italia. All’evento ha preso parte il Prefetto di Cosenza Vittoria Ciaramella, e in collegamento telematico il Vescono di Cassano Mons. Francesco Savino che ha ringraziato tutti per la professionalità dimostrata nella realizzazione dell’opera.
La soddisfazione del Prefetto e la lotta ai signori del pizzo
Il Prefetto Ciaramella ha espresso una grande soddisfazione per l’importante tassello che cade oggi in un’opera strategica nazionale, rappresentata dall’infrastruttura che unifica l’Autostrada del Mediterraneo con lo Ionio. Questa infrastruttura è cruciale per l’Italia meridionale e la presenza del Prefetto dimostra l’impegno costante dello Stato nel garantire il suo completamento. Nel 2017 è stato stipulato un protocollo d’Intesa per prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata, che ha incluso un monitoraggio costante non solo dei soggetti coinvolti direttamente, ma anche delle imprese che operano sul territorio. Questo protocollo ha anche istituito una cabina di regia che si riunisce regolarmente con sindacati e parti sociali per verificare le condizioni di lavoro, andando oltre la mera prevenzione della criminalità organizzata. Il Prefetto ha sottolineato che lo Stato ha risposto efficacemente a episodi recenti di tentativi di estorsione, dimostrando il suo impegno per garantire la sicurezza nel territorio. Tuttavia, nonostante i progressi, ammette che c’è ancora lavoro da fare per garantire una maggiore tranquillità alle imprese e ai cittadini del comprensorio. Il governo è stato sollecitato ad inviare militari per aumentare la percezione di sicurezza e la presenza di questi militari indica che l’opera è considerata un obiettivo sensibile. Il Prefetto ha rimarcato l’importanza di valorizzare il territorio, accompagnando le forze sane presenti con un sostegno istituzionale costante.
Anas soddisfatta, si guarda a Sibari-Rossano e KR-CZ
L’Ing. Silvio Canalella, responsabile Anas del procedimento del terzo megalotto e responsabile dell’area nuove opere della struttura territoriale Calabria, evidenzia il proseguimento spedito dei lavori, sottolineando la recente notizia riguardante l’approvazione della nuova tratta Catanzaro – Crotone durante la conferenza dei servizi a Catanzaro. Inoltre, ha comunicato che la conferenza dei servizi per la tratta Sibari-Rossano è prevista per il 28 maggio, mentre per la tratta Corigliano-Rossano-Crotone è in corso la progettazione di fattibilità tecnico-economica con avvio della conferenza di servizio tra procedure di valutazione ambientale entro l’anno in corso.
Si guarda alla realizzazione del rimanente 39%: in merito alla struttura dei viadotti, Canalella ha evidenziato che quelli più interessanti si trovano nella parte montuosa, con pile alte fino a 70 metri. Ha sottolineato che i viadotti nella parte pianeggiante sono già stati completati e varati, mentre quelli nella parte alta stanno vedendo la conclusione delle opere fondali e l’inizio dell’alzamento delle pile, su cui verrà poi montato l’impalcato della strada. La parte più difficile del completamento sarà la galleria di Trebisacce, considerata l’opera più importante ed economica dell’intero affidamento al contraente generale. L’ingegnere prevede che la costruzione dei viadotti, in particolare il viadotto Avena (Trebisacce), il più alto di tutti con i suoi 70 metri, inizierà a breve, con la messa in opera delle prime pile entro un paio di mesi.
I minatori più bravi al Mondo
Salvatore Lieto, progettista e amministratore delegato della Sirio, controllata da Webuild, si è detto soddisfatto per il rispetto delle ipotesi progettuali nonostante le sfide legate alle caratteristiche dei materiali attraversati durante la costruzione della galleria.
Attualmente, il cantiere ha raggiunto il 61% di avanzamento di produzione e i lavori si stanno svolgendo uniformemente lungo i 38 km del tracciato. Si stanno realizzando rilevati stradali nei primi 18 km tra i comuni di Cassano e Trebisacce, mentre è in corso la costruzione del viadotto terminale del lotto di collegamento alla tratta già modellato. Lieto anticipa che una volta completata la Roseto 1, si procederà con la galleria Roseto 2, necessaria per il collegamento con la tratta terminale. Tutti i materiali di scavo vengono riutilizzati per la costruzione dei rilevati stradali, garantendo un bilancio zero. La previsione di completamento dei lavori è per il 9 agosto 2026, con l’apertura di una tratta limitatamente alla progressiva 10 e 18 entro i primi mesi del 2025, dal Comune di Villapiana a Trebisacce. Tuttavia, si sottolinea la complessità logistica dovuta al trasporto di grandi quantità di materiali scavati verso la parte meridionale del tracciato, richiedendo un’organizzazione attenta. L’impiego di personale vede un significativo aumento, passando da 60 a 540 operai, dell’85% provenienti dal Sud e molti dai comuni attraversati dal tracciato. Lieto evidenzia l’importanza dell’occupazione locale, con numerosi operai provenienti dai comuni di Acri e Lauria, esperti nel settore minerario tra i più bravi al mondo e delle opere all’aperto, che contribuiscono alla realizzazione del progetto.