È sempre stato così, perché è la legge che lo prevede. Intanto i docenti assunti fuori regione attendono la pubblicazione della graduatoria e delle disponibilità per le assegnazioni provvisorie, mentre prestano servizio nella sede di titolarità, lontano da casa e con un aggravio di spese non sostenibile.
Si continua a dire che questi hanno accettato un’assunzione a livello nazionale e che ora nulla dovremmo pretendere e, allora, con molta serenità vogliamo ricordare ai colleghi delle gae che anche loro hanno rifiutato un’assunzione, scegliendo di restare in uno stato di incertezza e che i loro incarichi ci saranno solo su disponibilità residuali, come è sempre stato per tutti noi fino a quando eravamo inseriti nelle gae.
Ora vorremmo solo comprendere la legittimità delle loro richieste. E sinceramente proprio non la comprendiamo. Aspettiamo tutti i vari movimenti e i diversi step della mobilità. Una cosa è certa: se volevano una contrapposizione tra lavoratori di una stessa categoria, ci sono riusciti, ma ciascuno di noi non dovrebbe perdere di vista i diritti di tutti.
Piuttosto i colleghi in gae dovrebbero pretendere a gran voce la loro assunzione, allora sì che la richiesta sarebbe legittima e degna di sostegno. Siamo disponibili ad un confronto costruttivo e civile, per lottare contro una legge che di buono ha solo il nome.
Comitato Docenti in ruolo
(fonte: quicosenza.it)