CASSANO ALL’IONIO. Riprendono le intitolazioni volute dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Papasso sia per dotare di denominazione quelle arterie che ancora non ne possiedono una sia per ricordare personaggi illustri del cassanese e non solo.
Venerdì 24 maggio alle ore 19:00, con appuntamento al Centro Servizi di Sibari, verranno intitolate due strade di Sibari a Benito Bernardo e Saverio Lo Caso.
In entrambi i casi le nuove denominazioni sono arrivate sulla spinta di tantissimi cittadini che avevano messo in piedi due diverse petizioni: la prima, quella riferita a via Lo Caso, risaliva al 2014, la seconda, quella riferita a via Bernando, invece è del 2017.
Benito Bernardo, geometra, nacque a Cassano l’8 giugno 1936 e morì a Pavia il 25 ottobre 2016, ha ricoperto la carica di Sindaco di Cassano distinguendosi per correttezza, trasparenza, rigore morale e attaccamento al dovere. I cittadini sottoscrittori della petizione hanno chiesto all’amministrazione comunale un segno tangibile in ricordo di una persona di alta levatura morale e professionale che, grazie al suo lavoro ed alla sua esperienza, ha dato un grande contributo allo sviluppo urbanistico di Sibari e, in qualità di operatore turistico, ha contribuito a far conoscere oltre i confini regionali le bellezze e le risorse culturali e naturalistiche del territorio comunale.
Stesso iter per il geometra Saverio Lo Caso, deceduto il 25 maggio 2006 il quale, grazie alla sua professionalità ha contribuito allo sviluppo urbanistico di Sibari e con la sua disponibilità e bontà d’animo ha consentito la perforazione di un pozzo artesiano nei suoi terreni, da cui tutti i cittadini ancora oggi attingono acqua.
«Continuiamo sulla strada intrapresa – ha commentato il sindaco Papasso – è volontà della mia amministrazione comunale ricordare in maniera tangibile tutte quelle personalità legate al territorio comunale che con la loro opera hanno contribuito alla crescita sociale ed economica della città e che possono essere esempio positivo soprattutto per le giovani generazioni».