«Sono allarmanti i dati riportati nella risposta dell’assessorato ai Lavori pubblici della Regione Calabria alla nostra interrogazione sul mancato utilizzo delle risorse previste dalla legge n° 77 del 2009 (Legge Abruzzo), varata dal governo nazionale dopo il sisma che ha colpito l’Aquila. Sono dati che dimostrano come la Calabria, dal 2011, pur avendo molte risorse disponibili, non è in grado di utilizzarle e spenderle. Dal 2011 ad oggi, oltre sei anni, su 152 edifici pubblici finanziati risultano completati solo 19. Invece, in relazione agli interventi sugli edifici privati, a fronte di 33 milioni di euro dal 2011 al 2016 di risorse disponibili, sono stati utilizzati 579.581,00 euro. Si tratta di soli 40 interventi ultimati rispetto a 16.488 domande pervenute per gli anni 2011, 2012, 2013 e 2014. E per il biennio 2015-2016 ancora non sono state comunicate dalla Regione Calabria le domande presentate dai cittadini». È quanto afferma Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico.
«Un quadro desolante – sottolinea Carlo Guccione – di una regione che è considerata dalla Protezione civile ad alto rischio sismico. La Calabria dispone di risorse importanti, ma non riesce a spendere, perché in preda a un intreccio di inefficienza burocratica e cattiva politica. Nella nostra interrogazione avevamo chiesto pure quali misure urgenti si intendessero adottare per sbloccare tale situazione che si trascina ormai da oltre sei anni, ma nessuna proposta concreta è stata formulata, quasi come se si volesse perpetuare all’infinito questo stato di cose».