In questa campagna elettorale a Corigliano-Rossano, si sta perdendo di vista l’obiettivo principale: trasformare la città in un capoluogo per garantirle un futuro prestigioso e di alto profilo. La città, fisicamente e culturalmente divisa, non può continuare a esistere senza una visione unitaria e ambiziosa che sappia capitalizzare al meglio le sue potenzialità. Se non riusciamo a portare avanti un progetto che possa produrre un indotto straordinario, come quello riservato ai capoluoghi, rischiamo di tornare indietro. La mancanza di una visione di lungo termine è evidente. Abbiamo lanciato la proposta di creare un’area metropolitana nel golfo di Taranto, trasformandola nella Baia della Magna Graecia. Questa idea potrebbe rivoluzionare il nostro territorio, portando benefici economici, culturali e sociali. Eppure, il dibattito elettorale si concentra, e può anche starci se fossero temi a latere, su questioni marginali come i PINQUA, le assunzioni pubbliche e il bitume delle strade.
Temi certamente importanti, ma secondari rispetto alla necessità di tracciare un percorso chiaro per i prossimi dieci anni.È essenziale parlare agli imprenditori, ai professionisti, alle piccole e medie imprese e a tutte le attività produttive del territorio. Questi attori economici hanno il diritto di sapere in che direzione si sta andando e quali opportunità si prospettano per loro. Le scaramucce e le diatribe politiche interessano poco a chi deve fare i conti con la realtà quotidiana di un’economia stagnante. Cesena, diventata co-capoluogo, è un esempio di come un progetto ambizioso possa portare vantaggi concreti ( https://www.comune.cesena.fc.it/novita/cesena-riconosciuta-citta-capoluogo/%0A%0A%0AScialate%0A). Partecipare ai bandi riservati ai capoluoghi significa accedere a una porzione significativa di finanziamenti, fondamentali per lo sviluppo del territorio. È qui che si trova la vera opportunità di intercettare risorse e avviare progetti di grande impatto. Ai due candidati spetta il compito di affrontare queste tematiche cruciali. Devono presentare piani concreti per trasformare Corigliano-Rossano in un capoluogo e delineare una strategia chiara per il futuro.
Al corpo elettorale, invece, il compito di pretendere che questi temi vengano discussi e che le promesse siano mantenute. Se non cambiamo rotta, dopo le elezioni torneremo a lamentarci della mancanza di lavoro, di una sanità che vacilla, del tribunale soppresso, della mobilità pubblica carente e della necessità di sottostare ai ricatti delle grandi industrie per ottenere pochi posti di lavoro. È ora di alzare il livello del dibattito e di concentrarci su ciò che davvero può fare la differenza per il nostro territorio. Corigliano-Rossano ha bisogno di una visione unitaria e ambiziosa. O diventiamo un capoluogo, con tutto ciò che comporta in termini di risorse e opportunità, o rischiamo di rimanere indietro, con tutte le conseguenze negative che questo comporta. La scelta è nostra, e il momento di agire, adesso.
Matteo Lauria – Direttore I&C